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lunedì 27 ottobre 2014

Le ostie che sfidano le leggi del tempo: conclusi recenti esami sul miracolo eucaristico di Siena


Pubblicati i risultati degli ultimi esami scientifici sulle ostie del miracolo eucaristico di Siena, conservato nella Chiesa dei Frati minori conventuali. Ancora inspiegabile come pane di quasi 300 anni fa non mostri alcun segno di decadimento né contaminazione di nessun tipo.
Intanto con il permesso di Papa Francesco, a Siena durante l'Anno Santo eucaristico, sarà possibile ottenere una speciale indulgenza plenaria.

S.Francesco a Siena
I primi test scientifici sulle SS. Particole conservate dal 1730 nella Basilica di san Francesco a Siena furono compiuti un secolo fa, nel 1914, autorizzate da San Pio X, ovviamente con i metodi e le conoscenze dell'epoca. Ora, con nuovi strumenti e maggior precisione sono state rifatte le analisi "non invasive" su alcuni campioni di queste particole ancora intatte e incontaminate. Le analisi sono state avviate il 10 settembre scorso dopo il nulla osta dato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede all’arcivescovo di Siena monsignor Antonio Buoncristiani.

Le particole vennero rubate il 14 agosto 1730 dalla basilica di San Francesco e ritrovate tre giorni dopo, abbandonate e sporche, dentro una cassetta dell’elemosina nella chiesa di Santa Maria in Provenzano. Vennero ripulite e riportate a San Francesco, e la città fece festa organizzando processioni di ringraziamento per il sacrilegio riparato (Siena aveva addirittura sospeso il Palio, talmente scossa dal furto sacrilego). Si decise di non consumare quelle ostie consacrate, rubate e ritrovate, e nel tempo ci si rese conto che non deperivano, restando "incorrotte” nei secoli. Da allora le particole non si sono mai contaminate e vengono ancor oggi conservate intatte e venerate.
Stando, in effetti, non solo alla scienza, ma anche all’esperienza concreta (più volte si fecero, a Siena, controprove, mettendo in un recipiente accanto alle ostie prodigiose altre non consacrate e appena fatte: in breve furono tutte alterate e poi sbriciolate dal tempo), già dopo sei mesi la farina azzima si rovina gravemente e, nel giro massimo di un paio d’anni, si riduce a poltiglia e poi a polvere.
Per le ostie di Siena, il tempo non ha provocato neppure un ingiallimento, malgrado nulla mai sia stato fatto per assicurare una custodia protetta dagli agenti atmosferici o dai germi ulteriori portati dal toccarle infinite volte con le mani.
Papa san Giovanni Paolo II, nel corso della sua visita pastorale alla città di Siena il 14 settembre 1980, così si espresse di fronte alle Ostie prodigiose: "È la Presenza!".

Le particole sono risultate 225, più alcuni frammenti, come nella precedente ricognizione, si legge in una nota della curia, e sono “incontaminate” e “visibilmente in ottimo stato di conservazione”, tuttora inspiegabile in termini naturali. Le particole si sono ridotte numericamente nel tempo (da 351 che erano), per un semplice motivo: perché, fra le tante "prove" eseguite nei secoli passati, ci fu anche il comunicare con esse delle persone che ne saggiassero il gusto. Che è risultato, esso pure - come attestano i resoconti - non alterato.
Ostensorio contentente le SS. Particole del miracolo di Siena
Nei mesi passati le ostie sono state sottoposte, in tre campioni, a un’ispezione della superficie con microscopio digitale portatile, rilevazione della presenza del nucleotide ATP (adenosin-trifosfato) mediante misura con bioluminometro, test colturale, fotogrammetria a distanza ravvicinata per la ricostruzione del modello 3D delle ostie a fini documentativi. Analizzato e poi ripulito anche il contenitore di cristallo dai tecnici dell’Istituto per la Conservazione e valorizzazione dei beni culturali di Firenze del CNR. Il test colturale non ha messo in evidenza nessuna crescita microbica né dopo 7 giorni dal campionamento, né dopo 14.

Il comunicato dell'Arcidiocesi senese conclude: "Le SS. Particole continuano pertanto ad essere prodigiosamente incorrotte, un segno evidente che rafforza la fede del Popolo di Dio nell’Eucaristia, culmine e fonte di tutta la vita della Chiesa, sacramento di unità e vincolo di carità fra i cristiani".

Proseguono inoltre le iniziative dell’Anno Eucaristico diocesano, con le celebrazioni in programma nella Basilica di S. Francesco e nelle Parrocchie dell’Arcidiocesi per tutto il prossimo anno pastorale. Per l’occasione, l'Arcivescovo di Siena, tramite la Penitenzieria Apostolica, ha anche ottenuto da Papa Francesco l’Indulgenza plenaria, dal 1° novembre 2014 al 4 ottobre 2015, per tutti i fedeli che devotamente sosteranno in preghiera di adorazione dinanzi alle SS. Particole, tanto nella Basilica  dei Francescani conventuali, quanto nelle altre chiese dove saranno esposte.

Vi aggiungo un servizio video della RAI di un paio d'anni fa sul miracolo eucaristico di Siena:

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