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domenica 9 marzo 2008

Collette (troppo) liberamente tradotte/ 1

Ormai non mi tengo più! Man mano che controllo l'originale latino (PAOLO VI) delle preghiere della messa e poi guardo cosa mi fa dire la traduzione dell'attuale messale mi sento sempre più male. Alla faccia delle "versioni libere" che tentavamo sui banchi del liceo! Una volta può passare, ma quando vedi che c'è un continuo cambiamento organizzato nel tradurre in un certo modo, allora ti chiedi: "quando avremo finalmente la nuova traduzione fedele all'istruzione Liturgiam authenticam?"
Inizio oggi con un esempio, ma ne posterò altri man mano che mi capitano sotto gli occhi sbalorditi:
Colletta della V domenica di quaresima in italiano:
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi. Egli è Dio...
Questo sotto sarebbe l'originale:
Quaesumus, Dómine Deus noster, ut in illa caritáte, qua Fílius tuus díligens mundum morti se trádidit, inveniámur ipsi, te opitulánte, alácriter ambulántes. Per Dóminum.
Che ve ne pare? Traducendo letteralmente avremmo:
Ti preghiamo, Signore Dio nostro, perchè in quella stessa carità, con la quale il Figlio tuo, amando il mondo, si consegnò alla morte, siamo trovati anche noi, con il tuo aiuto, a camminare speditamente.
Con più eleganza e un minimo di libertà stilistica:
Signore nostro Dio, ti preghiamo di poter esser trovati anche noi, con il tuo aiuto, a camminare con prontezza sulla via di quella stessa carità, con la quale il Figlio tuo - per amore del mondo - si consegnò alla morte.
Cambiamenti casuali o con una logica?
Un ablativo assoluto in un inciso: te opitulante, diventa in italiano il verbo reggente: vieni in nostro aiuto, invece del classico quaesumus che stavolta però viene bene tradotto con: ti preghiamo, che regge la frase.
Dominus Deus noster, come al solito nel 90% delle preghiere tradotte diventa semplicemente: Padre, forse perchè si pensa che il popolo sia abbastanza stupido da non capire che la colletta è indirizzata alla prima Persona della Santissima Trinità.
Essere trovati a camminare, inveniamur ambulantes, con il suo bel passivo che ci fa sentire tutta la nostra dipendenza da Dio nel cammino, perchè è lui che ci deve trovare, diventa addirittura: vivere e agire, rinuciando alla metafora di movimento e facendo tutto attivo: siamo noi che ci diamo da fare, tu Dio dacci un aiutino!
La traduzione CEI dice che la carità: spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi. L'originale non parla di spinte, ma dice che per mezzo della carità il Figlio tuo, amando il mondo, si consegnò alla morte. Non solo noi dunque, ma tutto il mondo: come dice il vangelo di Giovanni. E qui Gesù non è visto dare la vita, ma più drammaticamente consegnarsi alla morte, (dalla quale - tra l'altro - strappa Lazzaro, essendo questa la V domenica di Quaresima).
E poi c'è chi dice che non si perde niente senza la messa in latino????? Si perde eccome! Il tutto per essere alla moda ed eliminare, senza farsene accorgere, tutto quello che contrasta con il modo di "sentire" di oggi.....E questo è solo un piccolo esempio, altri seguiranno.
Per approfondire cliccate qui al sito in inglese di father Z.

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