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sabato 28 giugno 2008

Burke parte per Roma, ma sistema i casi spinosi prima di lasciare.

L'arcivescovo di St. Louis Raymond Burke, nominato da un paio di giorni prefetto del tribunale della Segnatura apostolica (e quindi futuro cardinale), prima di partire ha fatto le pulizie generali in diocesi, per non lasciare al suo successore casi spinosi da risolvere appena arrivato. Un gesto di delicatezza, nel prendere su di sè la rabbia e l'impopolarità che certe giuste decisioni comportano.
L'ultima di esse è datata 26 giugno, quindi il giorno precedente la nomina. Burke ha emesso un decreto, dopo 6 mesi di indagini, dibattiti canonici, e richieste di spiegazioni, infliggendo l'interdetto a una suora Louise Lears s.c., la quale ha spinto, supportato e partecipato, oltre che difeso in pubblico e pubblicizzato, l'ordinazione sacerdotale di due donne da parte della solita vescovessa giramondo Patricia Fresen (nella foto mentre cerca di ordinare le due donne). Pensate che la supposta ordinazione, avvenuta a novembre, si è svolta in una SINAGOGA - forse il tempio buddista era già occupato?-
Elsie Hainz McGrath, a destra nella foto, e Rose Marie Dunn Hudson hanno attentato l'ordinazione l'11 novembre e subito sono state scomunicate (latae sententiae), cosa che l'arcivescovo Burke - da buon canonista - ha subito intimato loro.
La suora di cui sopra, ha partecipato, sponsorizzato e nei mesi seguenti pubblicizzato la cosa, facendo valere anche il peso della sua autorità tra i fedeli della parrocchia dove prestava il suo servizio nel "team pastorale" (una cosa americana in cui preti, suore e laici condividono quasi un "parrocato in solido" - e già qui vacilla la mia ecclesiologia-).
L'arcivescovo prima l'ha richiamata, poi le ha scritto, alla fine, visto che la reverenda ostinatamente persisteva, l'ha processata e condannata all'allontanamento dalla parrocchia, in cui seminava divisione dall'insegnamento della chiesa Cattolica - che guarda un po' non riconosce le ordinazioni femminili- e le ha "lanciato l'interdetto", come si diceva una volta, impedendole di partecipare ai sacramenti.
APRITI CIELO!
Il consiglio pastorale corre in difesa della sister, tanto dolce con i bambini e con gli anziani, buona e servizievole, e neanche menziona, nella lettera pubblica scritta per commentare la vicenda, che la piccola suora sta propalando eresie e combattendo con virile disobbedienza contro tutti i suoi canonici superiori. Tutti tranne in effetti la sua madre provinciale, che si è schierata a supporto della consorella impenitente, la quale - dal canto suo - continua a fare appello alla sua "coscienza", una "coscienza formata" in cui c'è "solo lei e il suo Signore" ecc. ecc. E noi che pensavamo di aver ancora a che fare con la chiesa Cattolica, ci siamo ritrovati con due piedi in mezzo al protestantesimo più puro. La chiesa americana è proprio in mezzo ad un sacco di pasticci teologici, liturgici, pastorali... tutto in nome dell'inclusività, dell'abolizione dell'autorità, della condivisione... tante parole per rigettare la realtà di una chiesa che è insieme corpo mistico di Cristo e visibile società organizzata, con le sue regole umane che tentano di preservare il contenuto divino, come un vaso che se si spezza, non può più tenere il prezioso liquido che porta.
Tutta la vicenda è sintomatica. L'obbedienza alla verità e la comunione, a discapito delle proprie posizioni estremiste, non è più una virtù. L'importante è "prendersi cura dell'altro" in un modo "compassionevole", "amorevole" ecc. ecc. Cose bellissime e importanti, intendiamoci, ma non quando vogliono sostituirsi alla semplice verità di fede per cui è la chiesa che ama, è la chiesa sposa di Cristo che crede insieme e conosce veramente il suo Signore, non un singolo membro, per quanto illuminato, come la piccola suora di St. Louis.
Ma queste sono vecchie idee cattoliche sorpassate, che servono solo a tenere uniti i discepoli di Cristo, come lui voleva. Oggi invece bisogna perseguire il "diritto" a ricevere l'ordinazione sacerdotale, "bisogna impedire la discriminazione contro le donne nell'esercizio del potere"....cose da far rizzare i capelli in testa a chi, anche poco, conosce la chiesa di Cristo.
Ma nonostante tutto "NON PREVALEBUNT". Con tanta preghiera che le vecchierelle neosacerdotesse e chi le spalleggia, possano presto pentirsi di tanta presunzione e tornare a casa. Il bello della Madre chiesa è che non chiude mai definitivamente la porta a nessuno.

Per chi legge l'inglese, vi rimando ai documenti e articoli che ho preso in considerazione:
Articolo di NCR che riporta la storia delle ordinazioni di novembre: http://ncronline.org/NCR_Online/archives2/2007d/120707/120707a.htm
Dichiarazione dell'aricvescovo su suor Louise: http://www.archstl.org/images/stories/pdfs/canonical_discipline_of_sister_louise_lears_s.c.26june2008.pdf
Domande e risposte su questo caso dal sito dell'arcidiocesi di St. Louis:
http://www.archstl.org/images/stories/pdfs/lears_interdict_qa.pdf
Dichiarazioni di Suor Loiuse:
http://www.stcronan.org/site/LL27June_.html
Il consiglio pastorale la difende:
http://www.stcronan.org/site/ParishCouncil27June.html
e anche la sua superiora
http://www.stcronan.org/site/SC27June.html

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