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venerdì 27 giugno 2008

Vallini vicario di Roma, Burke alla Segnatura

Come ormai si aspettava è arrivata, a un paio di giorni dalla festa Romana dei SS. Pietro e Paolo, la nomina del nuovo Vicario di Roma, nella augusta persona del card. Agostino Vallini, finora prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica, la corte di suprema istanza nella chiesa cattolica. Vallini dunque torna in pastorale, dopo aver esordito come ausiliare di Napoli e poi come Vescovo di Albano ora va a sostituire l'inossidabile card. Ruini, che da 17 anni governava a nome del Papa la diocesi di Roma. Nell'udienza concessa ai porporati uscente e entrante, il card. Vallini ha affermato, tra le sue priorità: "Mi impegnerò affinché sia annunciata la Parola a coloro che non hanno ancora ricevuto il Vangelo". Anche a Roma, effettivamente, molte persone, sia immigrati non cristiani, sia giovani italiani che non hanno collegamenti con la chiesa, sono da evangelizzare. Buon lavoro cardinal vicario, e continua a non rilasciare troppe interviste (come hai lodevolmente fatto finora) e a non mischiarti con gli affari politici (che purtroppo il tuo predessore, pur molto bravo, non scansava abbastanza).
Al posto di Vallini è già in arrivo dagli Stati Uniti l'arcivescovo di St. Louis Raymond Leo Burke. Un nome che sta molto a cuore agli amici di Papa Benedetto, e che rimbalzava da mesi nella blogsfera conservatrice con tante speranze (ora esaudite). La berretta purpurea lo attende al prossimo concistoro, naturalmente.

Un'altro, duplice, tassello nel piano papale di "sistemazione di rotta" della barca della Chiesa.

Per capire chi è e quale sia l'orientamento dell'Arcivescovo Burke, basta guardare un paio di foto: come vedete il monsignore non disdegna, all'occasione, di vestire la cappa magna e la celebrazione pontificale tradizionale. Saluti.



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