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mercoledì 11 marzo 2009

La lettera del Papa intorno alle polemiche sul caso Williamson e Lefebvriani riconosce l'importanza di internet

E' già uscita in tedesco su Frankfurter Allgemeine Zeitunggli amici di NLM già la stanno traducendo in inglese: la ''Lettera di Sua Santità Benedetto XVI ai vescovi della Chiesa cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei 4 vescovi consacrati dall'arcivescovo Lefebvre'', insomma: sugli avvenimenti della revoca delle scomuniche, poi seguita dal "caso Williamson", con il corteggio di polemiche e velenosi articoli susseguitisi nei giorni scorsi.
Nel merito entreremo domani: già i contenuti si preannunciano sostanziosi. E' comunque è positivo che il Papa stesso voglia fare chiarezza, partecipando al discorso pubblico con una sua lettera. 

Per quanto riguarda le diatribe sulla comunicazione della Santa Sede e sull'uso delle informazioni in questi giorni caldi, pare esserci qualche novità. Traducendo da una traduzione, quindi non ci fidiamo, pare che il Papa nella sua lettera riconosca alcuni "sbagli mediatici", come quello di non prestare abbastanza attenzione a Internet (in cui le sparate Williamson già c'erano e ci sono ancora), scrivendo più o meno: 

Seguire più da vicino le notizie disponibili su internet avrebbe reso possibile ottenere consapevolezza del problema in tempo. Ho imparato da questo che noi, qui alla Santa Sede, dobbiamo prestare più attenzione nel futuro a questa fonte di informazione

Anche i bloggers esultano e confermano il loro supporto al Santo Padre su questa intuizione. Se poi davvero troverà tempo per leggerci, ancora meglio! Intanto: Santità, lasci perdere la carta stampata. La "quotidiana divoratrice di alberi" sa nutrirsi solo di conflitto suscitato ad arte e sensazionalismo, glielo dico per esperienza personale. Il dover vendere un giornale non è garanzia di qualità dell'informazione, come non lo è mai stato (e non può esserlo) per l'opinione. Fatti e opinioni oggigiorno- soprattutto nel giornalismo italiano - sono più confusi che mai. Legga il blog di Raffaella (e le sue sfuriate) e vedrà.
Deve cambiare il modo di intendere l'informazione, questo è vero. I giornali non hanno più, come forse credono, il monopolio della notizia e dell'opinione. Possono essere smentiti o corretti in cinque minuti. L'empowerment a livello orizzontale che il mezzo internet fornisce anche a chi non ha altri potenti mezzi è notevole, e mostra come la verità sa farsi largo anche in mezzo a tanti strilli che cercano di coprirla. 
Forza Santo Padre! Al lavoro per l'unità della Chiesa. 

2 commenti:

Fr. Benedict M. ha detto...

Ho appena letto la traduzione in inglese, e noto subito il dispiacere del Santo Padre a causa degli avvenimenti che lo hanno portato a questo punto.. la parola chiave: tolleranza! Oremus pro Pontifice nostro Benedicto. Dominus conservet eum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius.

Anonimo ha detto...

beh... verso il Santo Padre, più che la tolleranza, dovrebbe esistere l'obbedienza. Comunque, sono dell'avviso, che tutto ciò che è accaduto in merito alla questione revoca scomunica, si sarebbe potuto e dovuto evitare. Se tutti avessero fatto la loro parte seriamente e correttamente, Benedetto XVI, poteva evitare di prendere carta e penna e giustificare come sue mancanze di altri.

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