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giovedì 10 settembre 2009

La Luminara della Santa Croce: i devoti esauditi dal comune

La festa della Santa Croce, chiamata dai Lucchesi la festa del Volto Santo, che indica il crocifisso giunto miracolosamente a Lucca su un carro tirato da buoi, è il centro di tutta una serie di manifestazioni che durano per tutto il mese di settembre: fiere e mercati, mostre e concerti, conferenze e la riunione annuale dei lucchesi nel mondo, che tornano per la festa nella loro terra nativa.

La sera della vigilia dell'Esaltazione della Santa Croce (13 settembre), una processione solenne chiamata "luminara" percorre le vie della città dalla chiesa di San Frediano fino alla cattedrale cittadina di San Martino. Vi partecipano i rappresentanti delle parrocchie della diocesi, autorità religiose, civili, politiche e militari, e un corteo storico in costumi d’epoca.

Caratteristica e tradizionale l'illuminazione: la città, nelle vie del centro, è tutta al buio, rischiarata da centinaia di lumini di cera molto suggestivi che mettono in rilievo l’architettura delle case, delle chiese e dei monumenti e creano un'atmosfera di raccoglimento e compostezza solenne.

Negli ultimi anni si sono però accese polemiche e discussioni nei confronti di quegli esercizi commerciali, spesso non nativi del tessuto cittadino lucchese, che non rispettavano la tradizione dello spegnere insegne e vetrine per la sera della processione, rovinando, secondo i "non credenti", il folklore, e dando comunque un segnale di poco rispetto per la sensibilità religiosa dei credenti.

L'anno scorso, tra le altre richieste e proteste, è arrivata anche quella di Ilaria, che - a titolo di esempio - riprendiamo da un blog:
Io vengo ogni anno fin da piccola, mi dispiace molto che sempre più numerosi sono i negozi che rimangono privi dei "lumini" e troppa luce "artificiale" si fa spazio! Io desidererei che magicamente, per quella sera, tutto tornasse come tradizione vuole illuminato dai lumi e dalle torce ed allora sarebbe effettivamente una processione di fede e di onore alla "Santa Croce". Resta comunque una festa importante dove anche i politici di qualsiasi corrente siano, volenti o nolenti rendono grazie alla "croce" e questo mi fa moltissimo piacere!

E' di pochi giorni fa la notizia che Ilaria e tanti giovani e meno giovani "attaccati" alle tradizioni religiose e al foklore della loro città saranno ampiamente esauditi ad opera del governo municipale. Leggete qui sotto.

Multe salate, anzi salatissime per chi non rispetta la liturgia della processione della Santa Croce. Il Comune sceglie la linea dura contro i negozi che, nel corso della Luminara, terranno accese le insegne al neon e le vetrine. Ogni impianto di illuminazione funzionante dalle 20 alle 24 di domenica sera costerà al proprietario dell’esercizio una sanzione di 500 euro. Questo, infatti, è il succo dell’ordinanza che il sindaco Mauro Favilla ha dato mandato di emanare stamattina, in tempo utile per renderla efficace per il 13.
Il provvedimento riguarderà tutto il centro storico, naturalmente senza colpire gli esercizi che resteranno aperti.
L’amministrazione comunale intende così evitare lo spettacolo di dubbio gusto verificatosi negli ultimi anni, quando il corteo è incappato in fasci di luce clamorosi, che hanno rovinato l’impatto della città illuminata solo dai ceri. Sotto accusa sono soprattutto i negozi legati ai marchi in franchising, i cui proprietari sono spesso lontani da Lucca.
«Il problema dell’assenza dei ceri e delle insegne lasciate accese esiste – conferma Federico Lanza, presidente del consorzio Centro commerciale città di Lucca – negli ultimi giorni abbiamo fatto una sorta di indagine per capire chi avrebbe aderito alla realizzazione della manifestazione. Ebbene, la stragrande maggioranza dei commercianti del centro ha assicurato che spegnerà le luci e piazzerà i lumini come da tradizione. C’è poi una piccola parte, ma significativa, di aziende che conoscono poco la S. Croce e le sue peculiarità, e ancora oggi non hanno dato la loro disponibilità».
L’amministrazione comunale, tuttavia, non farà sconti. «Le catene che hanno un loro punto vendita in città – afferma l’assessore al decoro urbano Marco Chiari – sono esercizi commerciali come gli altri. E dato che gli altri rispettano la liturgia della processione, è giusto che si adegui anche chi decide di avviare un’attività sul territorio. Il Comune farà la sua parte, spegnendo l’illuminazione pubblica che si trova sul percorso della processione; i negozi facciano la loro».
La linea dura contro le luci accecanti, però, non terminerà con la Luminara. Il Comune ha intenzione di iniziare una serie di controlli sugli impianti non adeguati col contesto del centro cittadino. Nel mirino saranno le cosiddette luci fredde, le classiche insegne al neon, ma anche le bianche che praticamente cancellano l’illuminazione naturale. «È tutto scritto nel regolamento del decoro urbano e in una legge statale sui beni ambientali – spiega Chiari – le violazioni saranno passibili di denuncia».


Un'altra, piccola ma simbolicamente significativa, vittoria della Santa Croce.

il Volto Santo di Lucca

1 commento:

In hoc signo vinces? ha detto...

Ci sarebbe da fare una utile considerazione, ma.....
ed il MA..... è bello grosso.
Consideri pure.....

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