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mercoledì 9 settembre 2009

Notizie liturgiche da ADN Kronos: i colori della celebrazione hanno un significato!

Sembra strano agli adetti ai lavori, ma le agenzie di notizie
oggigiorno devono anche riferire e chiarire i colori della "moda papale" o generalmente della "moda liturgica" della Chiesa. C'è chi si chiede: "Come mai il Papa ogni tanto esce vestito di rosso, ogni tanto in viola e oggi è verde? Dipende dai suoi gusti o c'è dietro qualcosa?". Così, guidati da buone domande, i giornalisti si sono informati e nell'inchiesta condotta sui colori liturgici hanno prodotto un pezzo, uscito domenica scorsa su ADNKronos, il quale dà notizia della ragione che presiede alle scelte cromatiche delle liturgie pontifice. Le sottolineature in grassetto sono originali nel pezzo dell'agenzia.
Interessante la "scoperta" giornalistica del colore nero, che purtroppo non si vede con la desiderata frequenza, sostituito ormai stabilmente dal viola. Ma almeno non siamo arrivati, qui in Italia, alla dilatazione americana del bianco per tutte le occasioni: battesimo, matrimonio e funerale (qui non c'entra il costume giapponese del bianco come segno di lutto, sto parlando degli USA). E neppure mi riferisco ai piccoli cristiani che volano in cielo, per i quali è assolutamente appropriato il colore della santità (i bambini battezzati che muoiono prima dell'uso della ragione sono certamente in Paradiso e possono essere sentiti come "santi di famiglia").
Usare il bianco per tutti, indiscriminatamente, per significare non si sa bene quale felice auspicio di canonizzazione prematura, non è certo un segno che aiuta a prendere coscienza del peccato, che comunque ferisce l'uomo e richiede compassione e suffragio, della serietà della morte e del lutto che, anche umanamente, pretende di essere preso sul serio. La risurrezione ovviamente deve essere proclamata, ma non si può con questa motivazione arrivare a trascurare il "piccolo particolare" della tragica serietà della morte. Solo a titolo di esempio vi riporto sotto alcune foto del funerale, tanto discusso negli USA, del Senatore Ted Kennedy.

Il Papa sceglie l'abito verde, il colore della speranza e della domenica

Roma, 6 set. - (Adnkronos) - Il Papa ha celebrato questa mattina la Messa a Viterbo vestito con paramenti verdi. Già simbolo della speranza, viene utilizzato nelle domeniche e nei giorni feriali del tempo ordinario nella liturgia cattolica. I colori liturgici sono le varietà cromatiche utilizzate simbolicamente dalla Chiesa Cattolica di rito latino. Il colore viene evidenziato dai paramenti indossati dai ministri, che presiedono le funzioni liturgiche, e talvolta anche da alcune suppellettili utilizzate in chiesa. I colori principali sono quattro: il bianco, il verde, il rosso e il viola, a cui si aggiungono i due colori facoltativi rosa e nero. Ciascun colore indica visivamente il tempo liturgico in corso o la festa che si sta celebrando. Il bianco è utilizzato durante le solennità e feste per rimarcare il mistero di Gesù risorto, regnante e glorioso, a significare anche la fede, la gioia e la purezza. Il colore viene impiegato in occasione della Pasqua e del suo tempo, del Natale e del suo tempo, per le ricorrenze legate alla figura di Gesù Cristo, a quella della Beata Vergine Maria, e le ricorrenze dei santi non martiri, come anche per la celebrazione di Ognissanti. Principalmente se ne fa uso anche durante i sacramenti del battesimo, del matrimonio, dell'ordinazione, della prima Comunione, dell'unzione degli infermi. Talvolta si utilizza anche per i funerali dei bambini, in segno di purezza. Il rosso possiede vari significati nel contesto liturgico, ricordando innanzitutto la passione di Cristo, lo Spirito Santo e il sangue versato da Cristo e dai martiri. Questa varietà cromatica si utilizza durante il Venerdì Santo, la Pentecoste, la Domenica delle Palme, l'Esaltazione della Santa Croce, per le solennità, le feste e memorie di santi martiri, apostoli ed evangelisti, per il sacramento della cresima e le esequie del Papa.
Il viola è il colore della penitenza e dell'attesa, non il colore del lutto, che è simboleggiato dal nero. Se ne fa uso durante il tempo di Avvento ed di Quaresima (dal Mercoledì delle Ceneri, esclusa la IV domenica, detta Laetare ove si usa il rosaceo. Anticamente ed ancora in qualche caso si tende a differenziare il colore violaceo dell'avvento, (tendente al blu) a quello quaresimale (tende al paonazzo). Si usa inoltre in occasione del sacramento della confessione. In Italia è possibile anche per la celebrazione del rito delle esequie, e nei giorni della Commemorazione dei Defunti. Al contrario di tutti gli altri colori, rosaceo escluso, che possono essere sostituiti dal bianco per ragioni pratiche, a patto che non diventi consuetudine, il violaceo non può essere mai sostituito. In seguito alla riforma del 1969 a proposito del Messale Romano, il rosa è divenuto facoltativo. Oggi, come in passato, può essere utilizzato durante le celebrazioni della Domenica Gaudete (la terza domenica del tempo di Avvento) e della Domenica Laetare (la quarta domenica del tempo di Quaresima). Queste domeniche sono infatti considerate una breve sosta nel cammino di penitenza e di attesa che i tempi richiedevano, con la possibilità anche di interrompere il lungo digiuno. Il nero è un colore prescritto dal rito romano, e dopo la riforma del Messale è divenuto facoltativo. Simboleggia essenzialmente il lutto ed è utilizzabile nel giorno della Commemorazione dei Defunti, per le messe dei defunti e nelle esequie. Esistono anche paramenti di colore giallo o piu' semplicemente dorato: possono essere utilizzati nelle occasioni più solenni sostituendo il colore liturgico del giorno (generalmente il bianco). Tale colore può comunque essere utilizzato in sostituzione di tutti gli altri, ad eccezione del viola e del nero.


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