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mercoledì 16 settembre 2009

Un americano, un giapponese e un italiano vanno a messa insieme: cosa cantano?

A proposito dell'universalità del canto gregoriano nella chiesa latina, basta dare un'occhiata a YouTube. Solo il gregoriano permette a cristiani di origine europea, afro-americana e asiatica di cantare gli stessi testi, con le stesse melodie e giungere così ad una visibile unità che esprime l'invisibile comunione:
Prendiamo ad esempio la sequenza Ave Verum, cantata da famosi "web-appassionati" delle varie parti del mondo (canadese il primo, giapponese il secondo, italiano il terzo):



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Propio il cardinal Ratzinger in un suo libro racconta di ciò che gli disse il rettore di un santuario: gli si presentarono contemporaneamente tre gruppi di pellegrini di tre nazioni diverse e il rettore propose una celebrazione unica in lingua latina: orrore! Tutti inorridirono da una simile proposta "preconciliare". Ognuno voleva celebrare nella propia lingua e così ci furono tre messe, una dopo l'altra, in tre lingue diverse, per tre gruppi diversi!
E' una visione ideologica che deve tramontare, prima di poter ritornare a celebrare tutti insieme.
Lo stesso problema si nota con maggior evidenza nelle liturgie papali: alla GMG del 2005 (dove ero presente) la messa conclusiva il papa l'ha celebrata in tedesco!
A san Pietro non cambia molto la situazione: spesso la messa è in latino ma.... le letture, o la preghiera dei fedeli sono in mille lingue diverse. Insomma ciò che voglio dire è questo: il latino unisce, le lingue nazionali dividono.

Antonello

Anonimo ha detto...

Dopo il Concilio s'è voluto fare l'esperimento di una introduzione massiccia e esclusiva delle lingue parlate col risultato che du cattolici con due lingue diverse non possono pregare insieme: ognuno per conto propio! se ieri un tedesco, un francese, un polacco, uno spagnolo o portoghese e un italiano pregavano tutti insieme andavano alla stessa messa, oggi devono pregare separati ed ognuno deve cercarsi la "propia" messa!
Non mi pare un granché come risultato. Anche su questo argomento l'aver ignorato le disposizioni conciliari ha creato danni. E anche su questo aspetto c'è una sola strada che prima o poi divrà essere percorsa fino in fondo; tutti i fedeli cattolici di rito latino devono saper rispondere alla messa in latino: come stabiliva il Concilio!

Si vede che seguo! ha detto...

Ma non era già stato pubblicato anzitempo questo articolo?

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