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martedì 5 gennaio 2010

La benedizione dei gessetti dell'Epifania in onore dei Tre Magi




Tra le svariate benedizioni previste per la festa dell'Epifania, il Rituale Romanum propone anche la benedizione della "creta" con cui scrivere sulla porta di casa propria i nomi dei tre Re Magi, a custodia e protezione per tutto l'anno dei componenti della famiglia. Questa tradizione non è mai stata molto presente in Italia, mentre nei territori germanici e soprattutto in Polonia è quanto mai viva e diffusa.

Da noi, di solito, questo è il periodo in cui i parroci riprendono la benedizione delle case. Ma oggi, purtroppo, molto spesso non vengono più i sacerdoti a portare la benedizione di Dio di casa in casa. Ecco che può rivelarsi molto utile questo formulario. Si portano al sacerdote i gessetti da far benedire, poi con essi si scrive sulla porta di casa, o anche sulle porte interne, il nome (ma basta l'iniziale) dei tre santi magi, aggiungendo l'anno spezzando in due la cifra. Di solito il risultato ha questa questa forma:
20*G + M + B *10


Benedictio cretae
in Festo Epiphaniae
V/. Adjutorium nostrum in nomine Domini.
R/. Qui fecit caelum et terram.
V/. Dominus vobiscum.
R/. Et cum spiritu tuo.
Bene + dic, Domine Deus, creaturam istam cretae: ut sit salutaris humano generi; et praesta per invocationem nominis tui sanctissimi, ut, quicumque ex ea sumpserint, vel in ea in domus suae portis scripserint nomina sanctorum tuorum Gasparis, Melchioris et Baltassar, per eorum intercessionem et merita, corporis sanitatem, et animae tutelam percipiant. Per Christum Dominum nostrum. R/. Amen.
Et aspergatur aqua benedicta.

Benedici, Signore Dio, questa terra (o questo gesso) tua creatura: perchè abbia un salutare effetto per il genere umano; e concedi, per invocazione del tuo santissimo nome, che chiunque l'avrà gustata o con essa avrà scritto sulle porte di casa sua i nomi dei tuoi santi Gaspare, Melchiorre e Bardassarre, per la loro intercessione e i loro meriti, riceva la salute del corpo e la protezione dell'anima. Per Cristo nostro Signore. Amen


Le reliquie dei Santi Magi, trafugate dalla Chiesa di sant'Eustorgio a Milano, furono trasportate a Colonia dall'Imperatore Federico Barbarossa dopo la distruzione della basilica milanese nel 1162. Sono tuttora esposte in splendido reliquiario presso l'altare maggiore della Cattedrale di Colonia. Il Venerabile Beda racconta che san Gaspare, il più giovane dei Magi, quello con la faccia da europeo, portò a Gesù l'incenso. San Melchiorre, più maturo e con la barba, di origine semita, rappresenta l'Asia e porta a Gesù l'oro. San Badassarre, il re magio africano, porta a Gesù la Mirra. La leggenda dice inoltre che in tarda età furono battezzati da San Tommaso apostolo sulla via delle Indie, e morirono in fama di santità (qualcuno dice martiri). Comunque le loro feste negli antichi martirologi sono: 1 gennaio san Gaspare, 6 gennaio san Melchiorre, 11 gennaio san Baldassarre.



Vedi anche: 

La "sacra rappresentazione" dei Re magi: un modo per catechizzare i piccoli



e

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordo bene le scritte sul gesso(rapidamente "decifrate" con qualche sorpresa, perché nulla sapevo di questa bella tradizione) viste su tante porte di case della Valle Aurina e dintorni.

Penso che da un lato occorra ribadire il carattere tradizionale e leggendario, sicuramente non biblico e quasi certamente non storico, degli elementi relativi ai Magi non presenti in Matteo.

Ma questo non deve in alcun modo indebolire, almeno laddove diffusa, questa bella tradizione, che appare molto utile per tenere alta o rinvigorire la considerazione della festa dell'Epifania.


Ma io, che sono in terra di Befana, ti faccio una domanda particolare, spero non scema. Ho particolare considerazione per la famosa vecchina (oggi "pericolosamente" vicina a essere confusa con una generica strega; curiosamente ho visto coi miei occhi maschere da strega di Halloween riciclate nei negozi prima del 6 gennaio, il che può essere anche un buon segno...).
Proprio perché contribuisce a mantenere l'identità tradizionale dell'Epifania, che rischia moltissimo di sbiadire.

Ma la Befana (assumendo come scontato, ma difficilmente utilizzabile, che il nome nasce come corruzione di Epifania) ha qualche ulteriore legame con l'aspetto propriamente cristiano della festa? E più in generale, come nasce questa figura o comunque dove posso informarmi?

Grazie mille e scusa se sono finito fuori tema!

Grlyc

flhavi ha detto...

Ohè Garlyc, piantiamola una buona volta con la squallida battuta: i tra re Magi, non erano tre, non erano re enon erano neppure Magi!

Anonimo ha detto...

Eh?
Magi lo erano sicuramente, sul resto i Vangeli tacciono. Embe'? Dove sta la "squallida battuta"?

Purtroppo tace anche il creatore del blog, pazienza. A questo punto mi è venuto il dubbio che si pensi che io sto canzonando... nulla del genere, domanda seria, perché le tradizioni - che abbiano o meno un fondamento storico/biblico - sono cosa seria.

Grlyc

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