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venerdì 18 marzo 2011

I cattolici giapponesi chiedono aiuto ai fratelli di fede in tutto il mondo

In Giappone i cattolici sono distribuiti in 16 diocesi. Sono quattro le diocesi più colpite dal terremoto e dalle sue disastrose conseguenze: Sendai (nella cui circoscrizione c'è Fukushima e Miyagi), che ha subito i danni maggiori, e inoltre Sapporo, Saitama e Tokyo.
Caritas Giappone, molto piccola ma anche molto attiva - e la Chiesa, attraverso le 4 diocesi, le numerose parrocchie, i volontari e lo staff stanno contribuendo in maniera coordinata allo sforzo che a livello nazionale si sta facendo per fornire gli aiuti alla popolazione.

Ieri il vescovo di Sendai, Martin Tetsuo Hiraga, ha registrato un videomessaggio che vi riporto e che traduco dall'inglese (il filmato e il comunicato originale sono a questa pagina)

Carissimi concittadini giapponesi, sono Tetsuo Hiraga, vescovo cattolico della Diocesi di Sendai.
In questo tragico momento di una catastrofe senza precedenti, causata dal grande terremoto e dal successivo tsunami che ha colpito le aree costiere del nord-est del paese, abbiamo ricevuto una serie di messaggi di cordoglio e di sincera vicinanza, e offerte provenienti da tutto il paese e dall'estero.
Vi ringraziamo molto per il vostro pensiero, le preghiere, e per il vostro generoso aiuto.

Come sapete, vaste aree della costa nord-est sono state colpite e la nostra Curia diocesana deve ancora riuscire a cogliere tutti i dettagli dei danni.
Insieme con lo sviluppo imprevedibile della crisi della centrale nucleare di Fukushima, attendiamo l'arrivo di molte altre notizie che potranno condizionare la nostra vita ancor di più.
Per rispondere alle attuali avversità, abbiamo tenuto una riunione con il presidente della Caritas giapponese Isao Kikuchi, Vescovo di Niigata, i membri dello staff della Caritas in Giappone e il Vescovo Daiji Tani di Saitama, e si è deciso di istituire un centro di emergenza per coordinare le operazioni di aiuto umanitario a Sendai.
Il centro si chiama "Centro di supporto della Diocesi di Sendai" e farà del suo meglio con l'aiuto delle vostre preghiere, incoraggiamento e assistenza.
Il centro sta anche cercando di dare quante più informazioni e aggiornamenti possibili, ma, nella sua fase iniziale di attività, in questo potrebbe deludere le vostre aspettative. Vi prego di scusarci se ciò avviene.

Il Vangelo della messa di oggi riporta il passo "Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete".
Noi crediamo fermamente in Dio che è amore, anche se siamo stati duramente colpiti da questa catastrofe.
Siamo determinati a fare il meglio che possiamo, mano nella mano, in modo che le nostre attività di soccorso alle persone colpite e sofferenti possano testimoniare l'amore di Dio.
Molte Grazie

Da Sendai,17 marzo 2011

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Caritas Giappone (www.caritas.jp), in costante coordinamento con le altre realtà presenti sul territorio, ha messo a disposizione le proprie strutture e si sta coordinando col governo per assistere i casi più bisognosi, in particolare le persone anziane, i disabili e le famiglie con bambini piccoli. Poi si concentrerà, in particolare nelle fasi di riabilitazione e sviluppo, nel medio e lungo periodo, con grande attenzione anche al sostegno psicologico. Qui potete leggere un'intervista a mons. Kikuchi, presidente della Caritas giapponese a proposito del'organizzazione degli aiuti.
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Per sostenere gli interventi dall'Italia si possono inviare offerte a:
Caritas Italiana tramite c/c postale n. 347013 specificando nella causale: "Emergenza Giappone 2011".

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
UniCredit, via Taranto 49, Roma
Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma
Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113

CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana
tel. 06 66177001 (orario d'ufficio)

Si possono fare offerte direttamente anche a CARITAS INTERNATIONALIS via Web, questo è l'indirizzo: https://secure.caritas.org/donation.aspx?DonationTo=E&Emergency=34

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