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lunedì 25 aprile 2011

Messa solenne di Pasqua - lo splendore della forma ordinaria alla Basilica di sant'Antonio

Un assaggio della messa solenne pasquale celebrata ieri, presso la Pontificia Basilica di S. Antonio in Padova, presieduta - come tradizione - dal M. Rev. Padre Provinciale dei Minori Conventuali e accompagnata dal canto della Cappella Musicale. Raramente posto liturgie "della casa", ma penso che sarebbero educative. Dobbiamo dirlo con chiarezza: non c'è solo la messa antica che richiama folle di fedeli, come pare dai racconti di certi siti un po' troppo "dedicati". A volte però, sull'altro lato della barricata, si sente dire che l'eccessiva lunghezza della liturgia, il canto "incomprensibile" della polifonia, o la solennità delle messe cantate allontanerebbero i cristiani dalla Chiesa e dal suo culto. L'esperienza della nostra Basilica dice il contrario. La forma ordinaria del Rito Romano fatta come si deve, e con la dovuta solennità nelle feste maggiori, edifica il popolo di Dio e richiama chi desidera onorare Dio con ciò che c'è di più bello e armonioso. Non contrapponiamo, ma uniamo, traendo dal tesoro della Chiesa, come il saggio scriba, "cose vecchie e cose nuove".

6 commenti:

Unknown ha detto...

Eggià... soprattutto bello il finto altare e il cerimoniere in camicia da notte e stola.

Fr. Benedict M. ha detto...

D'accordo!!! La forma ordinaria del Rito Romano fatta come si deve fa elevare all'Altissimo l'anima e il cuore! Nelle parocchie, dove la maggior parte dei fedeli ha l'incontro con i sacri misteri, si puo' benissimo celebrare degnamente la santa Messa con la dovuta solennita' come abbiamo fatto qui a Springvale!! Qui in parocchia c'erano veramente migliaia di fedeli durante il Triduo (ho consecrato 3000 ostie giovedi' santo)... mentre alla chiesa della forma straordinaria, bensi' con le liturgie bellissime e ben curate, c'erano forse qualche 100 persone ad ogni celebrazione! Questi siti un po' troppo "dedicati" ci danno l'impressione delle volte che noi parocci della forma ordinaria siamo "second class citizens" per quanto riguarda la liturgia... io dico "basta"!

Anonimo ha detto...

indubbiamente dalle poche immagini iniziali la liturgia sembra bella e solenne; ma anche in una liturgia nuova curata e solenne l'antropocentrismo è fastidioso per non dire intollerabile: il prete che si asside in alto, al centro e che da lì tutto controlla e dirige......e che insieme ai concelebranti sembra costituire una casta. Tutto ciò nel rito anti non c'è. Il celebrante è uno, non ha troni, non si piazza al centro di tutto, ma usa un semplicissimo sedile, da un lato. i concelebranti non esistono, e se anche altri sacerdoti sono presenti alla messa, pur essendo in presbiterio, se si comunicano lo fanno come i semplici fedeli: in ginocchio e mai auto-comunicandosi. e poi, il silenzio impressionante del canone nella messa antica, dov'è nella messa nuova? Non c'è! E se si fa qualche secondo di silenzio è un qualcosa di costruito, in cui ci si siede e si "fa" (il silenzio). E' un silenzio passivo, mentre nel rito antico il silenzio è attivo. La direzionalità della preghiera è fondamentale per innalzare l'animo a Dio. Avere davanti a me un prete che mi guarda dall'alto del suo trono, che mi scruta, non mi aiuta certo ad elevare l'animo a Dio. E' vero che la celebrazione ad orientem è possibile anche con il novus ordo, ma sembra che si abbia terrore di una tale celebrazione che, di fatto, è rarissima. bisognerebbe avere più coraggio e meno ideologia per osare a celebrare sempre di più ad orientem.

Anonimo ha detto...

Sinceramente è lei Fr Benedict che sembra voler indicare la "chiesa della forma straordinaria" (un'altra Chiesa?), come di secnda classe.

Anonimo ha detto...

Il cerimoniere in camice e stola è imbarazzante... come l'Altare con le gonne! Con i capolavori di Donatello a pochi metri...

Giuseppe Brasci ha detto...

Lasciamo stare il cerimoniere, ma l'altare che l'anonimo dice "con le gonne" è perfettamente a casa sua nella zona lombarda con sconfinamenti nel veneto, diffusissimo per la Pasqua (anche se non bellissimo). Ma chi è di altra zona magari non lo coglie perchè è abituato a ornamenti diversi. Peccato invece che lo usino su quell'altare che ha un eccezionale palliotto fisso in argento.

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