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venerdì 4 novembre 2011

Canti di Chiesa sulla chitarra

Poi c'è chi dice che sono contrario alla musica giovanile in parrocchia. Non è vero. Se somiglia a questa non è per nulla male, anzi un ottimo inizio. Si tratta del Santo della "Advent Lifeteen Mass", una messa per teenagers, dunque:


Vi ricorda qualcosa? Ma davvero? Sarà perché si tratta di un'interpretazione del Sanctus della Messa Deus Genitor Alme, normalmente indicata per le ferie d'Avvento (e che vi consiglio di usare spesso e volentieri). Questo è solo un esempio di "ermeneutica della continuità" nel legittimo progresso e adattamento alla cultura che cambia. Se ne trovate altri in giro, segnalatemeli. Grazie.

8 commenti:

Simone Veronese ha detto...

Mi spiace, ma per quanto si sforzi, quel velo di "schitarrata intorno al fuoco" rimane...
La continuità non possiamo vedercela solo nei testi, altrimenti diventa buono tutto! Anche questo che, per esempio a me piace tantissimo, ma non ha niente di liturgico...

http://www.youtube.com/watch?v=_mMU2sAAkBM

Iulius ha detto...

per carità, sempre meglio di "Hosanna eh!! "che cantano da me in parrocchia alla messa dei ggiovani....

una volta che in parocchia ci si abitua a suonare questo, basta far sparire la chitarra ed il gregoriano è servito.

Simone Veronese ha detto...

E come la si fa sparire? Convincendo il chitarrista che non sta offrendo un buon servizio liturgico? Bel dilemma....

Iulius ha detto...

no, la si fa sparire fisicamente, nel bracere della veglia pasquale.

Simone Veronese ha detto...

Ottimo! Sottoscrivo!

Semiur ha detto...

Mi spiace, ma per quanto mi sforzi, non riesco a considerare il suono della chitarra consono ad una celebrazione liturgica...
Non intendo dire che la bontà delle intenzioni non sia comunque da prendere in considerazione, e come dicono in precedenti commenti, meglio questa di altro tipo di proposte musicali!!

Wilhelm ha detto...

Anche secondo me non è un'operazione riuscita. Sono d'accordo con Jon Lord: l'esito è un gradevole pop, che però di liturgico non ha nulla, pur senza apparire, come in molti casi invece avviene, una parodia. Il problema non è tanto la chitarra, quanto il fatto che il canto gregoriano non andrebbe mai armonizzato, bensì cantato con la nuda voce (al massimo una nota di bordone e l'esposizione della nuda melodia allo strumento, senza sostegno armonico).

Wilhelm ha detto...

Sulla chitarra vorrei dire due parole. E' uno strumento profano, questo è vero. Se ieri era sinonimo di gitano o di flamenco, oggi è sinonimo di rock band, dunque di quanto di meno consono si possa immaginare a un'applicazione liturgica (anche se i grandi concerti rock sono una sorta di "simia liturgiae"). Però non bisogna dimenticare che la chitarra è, in fondo, una nipotina della kithara o cithara, cioè dell'antica lira (noi conserviamo ancora il vocabolo "cetra"), strumento nobile e non necessariamente profano. Non solo: che cos'è il salterio - lo strumento a corde che si usava per introdurre ed eventualmente sorreggere le salmodie - se non una protochitarra? E' come strumento di musica sacra il salterio è inappuntabile, al punto che viene spesso dipinto in mano a qualche angelo cantore, nonostante sia arrivato in Europa solo all'epoca delle Crociate, importato dal Medio Oriente, dove non aveva impiego prevalente nella musica sacra (con vari nomi, da kanoon o kanonaki a santur, lo troviamo in una vasta area che va dall'India all'Ungheria alla Grecia, passando per la Persia e i paesi circostanti). Uno strumento, insomma può cambiare destinazione, dipende da come viene suonato. La chitarra potrebbe essere usata come un esacordo per introdurre il canto gregoriano, pizzicando solo le corde che corripondono alla melodia e lasciano che le altre vibrino per simpatia. Una soluzione molto migliore, per esempio, della sciagurata pratica, pur spacciata per tradizionale, di accompagnare il gregoriano con l'organo. Resta sempre valida l'obiezione: ma se abbiamo a disposizione il salterio, perché ricorrere alla chitarra, che ha meno corde, meno risonanza ed è meno adatta di quello per l'introduzione del canto gregoriano (che comunque, ripetiamolo, va preferibilmente eseguito senza ausili strumentali)?

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