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martedì 22 novembre 2011

Il vescovo che volle farsi parroco: si è spento mons. John Jukes, OFM conv.

Padre John Jukes era un frate minore conventuale, un francescano inglese, nato a Londra nel 1923, da madre convertita dall'Anglicanesimo e da padre cattolico. Mentre studiava agronomia e lavorava, a circa 23 anni, fu colto dalla vocazione e chiese di essere accolto nel convento dei frati di Liverpool. Dopo gli studi, in patria e a Roma, tornò stabilmente in Inghilterra. Esercitò poi parecchi ministeri per l'Ordine e per la Chiesa locale: rettore di seminario, parroco a Manchester (1959-1964), poi Vicario provinciale, ancora parroco, a Londra (Waterloo) fino al 1969. Da quell'anno fino al 1979 torno a insegnare a tempo pieno (diritto canonico) e potè collaborare alla realizzazione del Centro di Studi Francescani di Canterbury, collegato all'Università del Kent, uno dei fiori all'occhiello della Provincia Inglese. Nel frattempo non smetteva di aiutare il tribunale ecclesiastico della diocesi di Southwark (Londra Sud) e di ricoprire il ruolo di Vicario episcopale per la vita consacrata. Un tempo pieno di attività e di ministero. Nel '79 fu eletto Ministro Provinciale, cioè superiore, dei frati di Inghilterra e Galles. Ma durò poco, perchè nel gennaio del 1980 fu ordinato Vescovo ausiliare della diocesi di Southwark. Qui spese molte delle sue energie non solo come pastore dell'area del Kent, ma anche nelle commissioni episcopali sulla Bioetica e sulle questioni degli armamenti: da vero francescano qual era metteva a disposizione dei confratelli vescovi il suo carisma religioso e le sue competenze di canonista. Mente brillante e forte spiritualità, sempre pronto a difendere la Chiesa e le sue tradizioni.

St. Margaret chapel - Huntley
A 75 anni rassegnò le sue dimissioni, accettate nel 1998 da Giovanni Paolo II. Ma invece di andarsene tranquillamente in pensione, magari ritirandosi in un convento a studiare e godersi la vecchiaia, fece una scelta davvero profetica: si mise a disposizione del suo confratello vescovo di Aberdeen, nell'alta Scozia, lontano da casa e da qualunque convento dei frati, e gli chiese di poter servire come parroco in una parrocchia che altrimenti non avrebbe ricevuto un prete: "Eccomi, manda me!". E così, il professore, superiore, vescovo, si fece parroco di campagna. Dal 2001 al 2008 rimase quindi a Huntely, presso la Chiesetta di Santa Margherita, dove il vescovo del luogo non avrebbe saputo chi mandare. Jonh Jukes era il primo frate conventuale a far ritorno nelle terre scozzesi dal tempo della Riforma, quando erano stati soppressi e cacciati tutti i religiosi. Di questo andava giustamente fiero. Per infermità ormai aggravatasi il vescovo-parroco dovette lasciare la guida della sua comunità cattolica. Così scriveva ai suoi parrocchiani, quasi incredulo che le sue preghiere fossero state esaudite: "Cari parrocchiani, circa un anno fa decisi che, a causa della mia crescente infermità, non mi era più possibile servirvi in maniera appropriata come parroco, ma avevo paura che fosse difficile, se non impossibile, per il Vescovo Peter, trovare un prete per il vostro servizio. Ma con grandissima gioia ho appreso che il vescovo ha contattato il superiore dei Frati inglesi per chiedere una comunità di francescani per il ministero nella diocesi di Aberdeen...". Il seme dava i suoi primi, piccoli frutti, non ancora maturati. Monsignore si ritirò in una casetta presa apposta per lui dalla diocesi non lontano dalla sua parrocchia tanto amata. Nel frattempo arrivò prima padre Patrick, in prestito dagli USA e poi padre Gerald, di origini scozzesi, per finire con p. Maximilian McKeown. I francescani, dopo 470 anni, tornavano nell'estrema periferia del cattolicesimo, luoghi certo difficili, e fra tanta indifferenza religiosa - come ammetteva Mons. Jukes, ma dove i pochi cattolici, discendenti da quelli che tanto hanno sofferto per la loro fede o dei nuovi immigrati, sono come querce nella steppa spazzata dai venti nordici: tenaci e attaccati alla Chiesa. Speriamo che, per le preghiere di mons. John, si possa un giorno arrivare ad una comunità formata e più stabile nella zona di Aberdeen.

Il frate-vescovo-parroco, che aveva lasciato Londra e il suo fascino, per ritirarsi a servire come buon pastore i più poveri di clero, è partito ieri, 21 novembre, festa della Presentazione di Maria al Tempio, per incontrare il suo Signore che per tanti anni ha servito fedelmente. Pochi possono dubitare che, come nella parabola, Gesù gli dirà: "Invece di sederti al primo posto (come tanti altri vescovi), ti sei scelto l'ultimo e il più sperduto. Passa più avanti, amico!". E tra l'ammirazione di tutti, ecco che possiamo già immaginarcelo seduto accanto al Signore, a gustarsi il banchetto eterno.
Oggi e domani le sue spoglie mortali sosteranno nella chiesa di Santa Margherita di Huntley, prima di far ritorno al Londra, alla cattedrale dove fu vescovo ausiliare.
Mons. Jukes davanti alla porta della sua parrocchia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che il Signore lo abbia veramente in gloria!
Sono commosso...
Flavio

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