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sabato 14 aprile 2012

La fede di Tommaso e la misericordia di Gesù

Sant'Antonio mette in relazione le cicatrici nelle mani di Gesù risorto, mostrate all'incredulo Tommaso per accendere il lui la fede, con il passo di Isaia "Ti ho disegnato nelle mie mani". Unisce così il simbolo della risurrezione con il segno della mano trafitta di Cristo sulla Croce: 
«Otto giorno dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!» (Gv 20,26). ...
«Disse poi a Tommaso: Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano e mettila nel mio costato: e non essere più incredulo, ma credente. Rispose Tommaso: Mio Signore e mio Dio! Gesù gli disse: Perché mi hai veduto, hai creduto. Beati quelli che, pur non avendo visto, hanno creduto» (Gv 20,27-29).
    Dice il Signore per bocca di Isaia: «Io ti ho disegnato nelle mie mani» (Is 49,16). Osserva che per scrivere sono necessarie tre cose: carta, inchiostro e penna. Le mani di Cristo furono la carta, il suo sangue l'inchiostro e i chiodi la penna. Cristo dunque ci disegnò nelle sue mani per tre ragioni. Primo, per mostrare al Padre le cicatrici delle piaghe che aveva subìto per noi, e indurlo così alla misericordia. Secondo, per non dimenticarsi mai di noi, e perciò egli stesso dice per bocca di Isaia: «Può forse una donna dimenticare il suo bambino, e non aver più pietà del figlio del suo grembo? Ma anche se essa si dimenticherà, io non mi dimenticherò di te. Ecco, io ti ho disegnato nelle mie mani» (Is 49,15-16). Terzo, scrisse nelle sue mani come noi dobbiamo essere e che cosa dobbiamo credere. Non essere dunque incredulo, o Tommaso, o cristiano, ma credente! «Esclamò Tommaso: Mio Signore e mio Dio!», ecc. Rispondendogli, il Signore non disse: Perché hai toccato, ma «perché hai veduto», perché la vista è in qualche modo un senso generale, che di solito è di aiuto agli altri quattro. Dice la Glossa: Forse non osò toccare, ma guardò solamente, o forse anche guardò toccando. Vedeva e toccava un uomo, e al di là di questo, eliminato ogni dubbio, credette che era Dio, professando così ciò che non vedeva. «Tommaso, hai veduto me» uomo, «e hai creduto» me Dio.
Antonio di Padova, Sermoni, Ottava di Pasqua §11


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