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lunedì 9 aprile 2012

Questo è il giorno fatto dal Signore: polifonia semplice per l'antifona della Pasqua

C'è un testo (dal Sal 117,24) che torna insistentemente nell'ufficio e nelle Messe del Giorno di Pasqua e di tutta l'ottava: "Questo è il giorno che ha fatto il Signore. Rallegriamoci ed esultiamo in esso.", Haec dies quam fecit Dominus, exsultemus et laetemur in ea. Il canto pasquale che riconosce tutti gli otto giorni dopo la festa come facenti parti di un unico giorno di letizia e di esultanza per la Risurrezione.
Molta bella e semplice, pur nella sua solennità, è la musica con cui Oreste Ravanello ha rivestito questo versetto, facendone un minuscolo mottetto, un jingle pasquale, a tre voci pari. Vi propongo il video e lo spartito: chissà che qualche coro intraprendente lo voglia riprendere: magari il coro per il quale Ravanello diede i suoi anni migliori e la sua competente direzione proprio qui a Padova...
Se foste interessati alla versione gregoriana di quest'antifona, potete leggere questo post di un paio d'anni fa.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo brano è molto interessante. Ho letto che trattasi di un graduale e quindi, se non ho capito male, dovrebbe essere cantato solo nella Messa tridentina, al posto del salmo responsoriale. Volevo chiedere: sarebbe liturgicamente accettabile, nella Messa in italiano, eseguirlo dopo la prima lettura, recitare il salmo e poi ripeterlo dopo l'ultima proclamazione del ritornello del salmo, prima della seconda lettura? In fondo le parole sono le stesse: "questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo". Simone Emili

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