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sabato 4 giugno 2011

La preghiera di san Francesco in canto gregoriano

San Francesco, nel suo Testamento (FF 111), ricorda gli esordi della sua vocazione alla fraternità e ci riporta, subito dopo la menzione dell'incontro con i lebbrosi, una preghiera che i frati continuano a recitare, dai suoi tempi fino ad oggi:

E il Signore mi dette tale fede nelle chiese che io così semplicemente pregavo e dicevo: "Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, qui e in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero, e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo".

Una preghiera semplicissima, costruita sull'antifona alla Santa Croce, interpolata in senso eucaristico: il "qui e in tutte le tue chiese" si riferisce alla presenza reale di Cristo nel tabernacolo, ovvia precisazione antiereticale, quanto mai necessaria ai tempi di Francesco.

Mi sono accorto solo ieri che questa preghiera, che recito da tanti anni, è presente come canto gregoriano nientemeno che nel popolarissimo libretto di Solesmes: "Cantus Selecti ad benedictionem SS.mi Sacramenti", al num. 21. Non so se altri frati lo sapessero. Per me è stata una totale sorpresa vedere le parole di Francesco rivestite di neumi.
Giovanni Vianini, come al solito gentilissimo, paziente e competente, mi ha fornito subito uno studio di questa bella preghiera tanto cara all'animo francescano.
Ve lo posto qui sotto, corredato di spartito. Spero che si diffonda, almeno negli ambienti francescani. Un ottimo canto anche per l'adorazione eucaristica, oltre che come antifona per iniziare la preghiera in una chiesa, rivolgendo l'attenzione interiore verso il "padrone di casa".


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