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domenica 24 luglio 2011

Inno per la festa dell'apostolo Giacomo

Dal codice Calixtinus del XII sec. l'inno "Regi perennis gloriae". Il canto è eseguito dai monaci benedettini spagnoli di Silos. Pare che il preziosissimo codice sia stato rubato poche settimane fa proprio dalla Cattedrale di Santiago di Compostella.


Il testo in latio medievale:
Regi perennis glorie
sit canticum leticie
Qui triumphum victorie
Iacobo dedit hodie

Decoravit Yspaniam
Iacobus et Galleciam
Illamque gentem impiam
Christi fecit ecclesiam

Tandem pro Dei filio
sub Herodis imperio
Se obtulit martyrio.
Benedicamus Domino.

Nam Herodis insania
furens in Christi menia
Stimulante superbia
eius odit collegia

Ad sui damni cumulum
Iacobum Dei famulum
Vera docentem populum
decollavit apostolum.

Sic manus regis impias
superavit et furias
Quia sedes ethereas
ascendit, Deo gratias.


Al Re dell’eterna gloria
sia innalzato un canto di gioia.
Egli oggi diede a Giacomo
il trionfo della vittoria.


Giacomo onorò
la Spagna e la Galiziia
e di quella gente empia
ne fece la Chiesa di Cristo.


Infine per amore del figlio di Dio
sotto il dominio di Erode
si espose al martirio,
benediciamo il Signore.


Infatti Erode, a causa della sua pazzia,
rabbioso verso le difese di Cristo,
Spinto dalla superbia,
ne odiò le sante assemblee.


Al sommo della sua propria condanna
decapitò Giacomo, 
servo di Dio,
che insegnava al popolo la verità.


Così scampò alle empie
e furibonde mani del re,
poiché ascese alle sedi celesti:
rendiamo grazie a Dio.


Il busto di san Giacomo a Compostella

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