DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI VESCOVI DELLO ZAMBIA IN VISITA «AD LIMINA APOSTOLORUM»
Venerdì, 3 settembre 1999
Le influenze culturali esterne e le pratiche tradizionali, quali la poligamia, rappresentano una minaccia all'unità e alla stabilità delle famiglie nello Zambia. Lo stesso vale per il divorzio, l'aborto, la mentalità sempre più favorevole alla contraccezione e per il comportamento sessuale irresponsabile che aggrava la piaga dell'AIDS. Tutti questi fattori sviliscono la dignità umana in un modo che rende sempre più difficile l'impegno del matrimonio
AI VESCOVI DELLE CONFERENZE EPISCOPALI DEL GAMBIA, DELLA LIBERIA E DELLA SIERRA LEONE IN VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM"
Sabato, 15 febbraio 2003
Purtroppo, questo Vangelo di vita, fonte di speranza e di stabilità, viene minacciato nei vostri Paesi dalla diffusione della poligamia, del divorzio, dell'aborto, della prostituzione, del traffico di esseri umani e da una mentalità a favore della contraccezione. Questi stessi fattori contribuiscono a un'attività sessuale irresponsabile e immorale che porta alla diffusione dell'AIDS, una pandemia che non può essere ignorata.
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI VESCOVI DI RITO LATINO DELL'INDIA IN VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM"
Martedì, 3 giugno 2003
Al contempo una comprensione non corretta della legge morale ha portato molte persone a giustificare le attività sessuali immorali con il pretesto della libertà, che a sua volta ha comportato una comune accettazione della mentalità contraccettiva (cfr Familiaris consortio, n. 6). Le conseguenze di una simile attività irresponsabile non solo minacciano l'istituzione della famiglia, ma contribuiscono anche alla diffusione dell'HIV/AIDS, che in alcune parti del vostro Paese sta raggiungendo proporzioni epidemiche.
MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II AI VESCOVI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA TANZANIA IN VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM"
Dal Policlinico Gemelli, 11 marzo 2005
La promozione degli autentici valori familiari è tanto più urgente a motivo del terribile flagello dell'AIDS che affligge il vostro Paese e così tanto il continente africano. La fedeltà in seno al matrimonio e l'astinenza al di fuori di esso sono gli unici metodi sicuri per limitare l'ulteriore diffusione dell'infezione. La trasmissione di questo messaggio deve essere l'elemento chiave della risposta della Chiesa all'epidemia.
3 commenti:
Il profilattico, emblema dello “scisma sommerso”?
Niente di più sbagliato.
Una generazione è stata concepita “nonostante” il profilattico …
e “con” il profilattico è nata, come un tempo si nasceva con la camicia.
Questa generazione chiede un segno,
che le venga battezzato il suo amuleto.
Ma l’unico segno che le serve è quello di Giona.
Già anche Papa Giovanni paolo II lo ha ribadito tante e tante volte....... ma chissà perchè, i soliti noti si stracciano le vesti solo quando Benedetto XVI, non fa che ribadire ciò che da sempre dice la chiesa su questa materia.
Evidentemente, certi tipi hanno o fanno finta di avere la memoria cortissima.
Nei messaggi di Giovanni Paolo II riportati, non vedo nulla di assimilabile a "l'uso del preservativo aumenta il problema [dell'AIDS]".
Nel primo e secondo messaggio è il "comportamento sessuale irresponsabile" ad aumentare la piaga dell'AIDS. Nel terzo è il "giustificare le attività sessuali immorali con il pretesto della libertà" che contribuiscono alla diffusione dell'HIV.
Nell'ultimo, si dice che Astinenza e Being faithful sono gli unici metodi sicuri per evitare l'infezione (il preservativo correttamente usato ha una piccola percentuale di insicurezza).
Non c'è nulla di sbagliato in quanto affermato da GPII. Né nulla che dica che l'uso del preservativo aumenti il problema dell'AIDS.
Se vuoi buttarti da un palazzo di 100 piani, prima rifletti se farlo o no (maglio non farlo). Se poi vuoi proprio farlo, l'uso di un paracadute non può aumentare il rischio: al massimo rimane uguale (se non apri il paracadute).
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