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martedì 29 marzo 2011

Libri così non se ne scrivono più: "L'utile spavento del peccatore", anno 1649

Un libro di tempi andati, eppure, a solo scorrere il lungo indice delle otto parti in cui è diviso, si può ben vedere quante attualissime domande pastorali già si agitavano nel XVII secolo.
"L'utile spavento del peccatore, ovvero la penitenza sollecita", opera del sacerdote Gianfrancesco Maia Materdona, è reperibile completamente online, scannerizzato da Google Books.
Il linguaggio è certo quello infiorato e barocco dell'epoca, alcune espressioni e ridondanze non possono non far sorridere, ma le argomentazioni, anche a spulciar solo qualcosa, danno da riflettere, soprattutto nella seconda parte (dove si dissuade il "peccatore habituato" dal confidare troppo, senza corrispondervi, alle frasi di misericordia e perdono che si trovano sparse nei libri biblici - anche oggi spesso agitate come amuleti, da chi non vuol convertirsi punto...) e nella sesta parte, che insegna come confessarsi e come fare poi la penitenza. Molto concreto e piano: dice pane al pane  e... peccato al peccato, proprio per far venire un "utile spavento" al peccatore abitudinario, spingendolo a non rimandare la conversione.
Un'ottima lettura per la Quaresima, soprattutto per i sacerdoti - magari mentre aspettano nel confessionale che qualche anima penitente ricerchi l'assoluzione divina e un buon consiglio.
Ecco qui sotto l'intera opera, che potete scaricare anche da questo link.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io ne possiedo una copia....qualcuno sa quanto può valere?
Matteo

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