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giovedì 5 novembre 2009

"L'avversione della Chiesa alla cremazione": riti liturgici per l'incenerimento?

La mitigazione della totale condanna  alla cremazione si trova nell'Istruzione dei S. Ufficio dell'8 maggio 1963.  la (CivCatt. IV, pp. 191-192). Vi si afferma la tradizionale preferenza per l'inumazione e si presentano le ragioni del permesso della cremazione, un permesso legato alla materialità del fatto, per mere ragioni di necessità, non per una equiparazione simbolica e tantomeno liturgica della scelta tra cremazione e inumazione: "La Chiesa si è sempre studiata di inculcare l'inumazione dei cadaveri, sia circondando tale atto con riti destinati a metterne in risalto il significato simbolico e religioso, sia comminando pene canoniche contro coloro che agissero contro una così salutare prassi; e ciò specialmente quando l'opposizione nasceva da animo avverso ai costumi cristiani e alle tradizioni ecclesiastiche fomentata da spirito settario di chi si proponeva di sostituire all'inumazione la cremazione in segno di violenta negazione dei nostri dogmi e specialmente della risurrezione dei morti e dell'immortalità dell'anima....di fatto l'abbruciamento del cadavere, come non tocca l'anima né impedisce l'onnipotenza divina di ricostruire il corpo, così non contiene, in sé e per sé, l'oggettiva negazione i quei dogmi. Non si tratta quindi di cosa intrinsecamente cattiva o di per sé contraria alla religione cristiana".
Il documento aggiunge che essendosi moltiplicate le richieste di riforma della disciplina vigente, la Chiesa apporta delle mitigazioni ai canoni 1203 e 1240 del Codice del 1917, ammettendo la deroga all'inumazione, ma "solo quando consti che la cremazione non sia voluta come negazione dei dogmi cristiani, o con animo settario, o per odio contro la religione cattolica o contro la Chiesa".

Ecco il testo dell'Istruzione del 1963 a cui tutti si richiamano per sostenere la "liberalizzazione" della cremazione:

Sacra Congregazione del Santo Ufficio

La cremazione dei cadaveri

La Chiesa si è sempre studiata di inculcare la inumazione dei cadaveri, sia circondando tale atto con riti destinati a metterne in risalto il significato simbolico e religioso, sia comminando pene canoniche contro coloro che agissero contro una cosí salutare prassi; e ciò specialmente quando l'opposizione nasceva da animo avverso ai costumi cristiani ed alle tradizioni ecclesiastiche, fomentata dallo spirito settario di chi si proponeva di sostituire alla inumazione la cremazione in segno di violenta negazione dei dogmi cristiani e specificatamente della risurrezione dei morti e della immortalità dell'anima. Tale proposito era evidentemente un fatto soggettivo, sorto nell'animo dei fautori della cremazione e non oggettivamente inseparabile dalla cremazione stessa; di fatto l'abbruciamento del cadavere, come non tocca l'anima, e non impedisce all'onnipotenza divina di ricostruire il corpo, cosí non contiene, in sé e per sé, l'oggettiva negazione di quei dogmi.

Non si tratta, quindi, di cosa intrinsecamente cattiva o di per sé contraria alla religione cristiana. E ciò fu sempre sentito dalla Chiesa, come risulta dal fatto che, in date circostanze, e cioè quando risultava che la cremazione del cadavere era chiesta con animo onesto e per gravi cause, specialmente di ordine pubblico, essa soleva permettere la cremazione. Tale migliorato mutamento di animo, congiunto al piú frequente ripetersi di circostanze che ostacolano la inumazione, spiega come in questi ultimi tempi siano state dirette alla Santa Sede insistenti preghiere perché sia mitigata la disciplina ecclesiastica relativa alla cremazione, oggi spesso richiesta, non certo per odio contro la Chiesa o contro le usanze cristiane, ma solo per ragioni igieniche, economiche o di altro genere, di ordine pubblico o privato.

La santa madre Chiesa, attenta direttamente al bene spirituale dei fedeli, ma non ignara delle altre necessità, decide di ascoltare benignamente queste richieste, stabilendo quanto segue:

1. Deve essere usata ogni cura perché sia fedelmente mantenuta la consuetudine di seppellire i cadaveri dei fedeli; perciò gli ordinari con opportune istruzioni ed ammonimenti cureranno che il popolo cristiano rifugga dalla cremazione dei cadaveri, e non receda, se non in casi di vera necessità, dall'uso della inumazione, che la Chiesa sempre ritenne e adornò di solenni riti.

2. Tuttavia, per non accrescere le difficoltà di ogni sorta e per non moltiplicare i casi di dispensa dalle leggi vigenti, è sembrato conveniente apportare qualche mitigazione alle disposizioni del diritto canonico, cosí che quanto è stabilito nel can. 1203, pp. 2 (vietata esecuzione del mandato di cremazione) e nel can. 1240, pp. 1, n. 5 (diniego di sepoltura ecclesiastica a chi ha chiesto la cremazione) non sia piú da osservarsi in tutti i casi ma solo quando consti che la cremazione sia voluta come negazione dei dogmi cristiani, o con animo settario, o per odio contro la religione cattolica e la Chiesa.

3. Ne segue che a chi abbia chiesto la cremazione del proprio cadavere non dovranno essere negati, per questo motivo, i sacramenti ed i pubblici suffragi, a meno che consti avere egli fatto tale richiesta per i motivi sopra indicati, ostili alla vita cristiana.

4. Per non indebolire l'attaccamento del popolo cristiano alla tradizione ecclesiastica e per mostrare l'avversione della Chiesa alla cremazione, i riti della sepoltura ecclesiastica ed i susseguenti suffragi non si celebreranno mai nel luogo ove avviene la cremazione e neppure vi si accompagnerà il cadavere.

Gli em.mi padri preposti alla difesa della fede e dei costumi hanno riveduto questa Istruzione l'8 maggio 1963; e il Papa Paolo VI si è degnato di approvarla nell'udienza concessa all'em.mo segretario del Sant'Offizio il 5 luglio dello stesso anno.
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Questa è la disciplina tuttora vigente.
Adesso si dice che la CEI starebbe preparando un rito che contravverrebbe allo spirito (e alla lettera) delle disposizioni contenute nel num. 1)  secondo cui è da preferire l'inumazione e inoltre: gli Ordinari esortino i fedeli ad astenersi dalla cremazione; e soprattutto al num. 4) "per non indebolire l'attaccamento del popolo cristiano alla tradizione ecclesiastica e per mostrare l'avversione della Chiesa alla cremazione, i riti della sepoltura ecclesiastica e dei susseguenti suffragi non si celebreranno mai nel luogo ove avviene la cremazione e neppure vi si accompagnerà il cadavere".

Spero proprio che le notizie circolate ultimamente siano esagerate. Per es. quanto riportava qualche giorno fa Tornielli: "Con il rituale che sta per essere approvato, sarà dunque possibile celebrare le esequie in presenza dell’urna cineraria, anche se la Chiesa preferisce che i funerali avvengano in presenza del corpo e dunque prima dell’eventuale cremazione". Celebrare il funerale davanti ad un'urna cineraria sarebbe un incredibile cambiamento simbolico, antropologicamente faticoso da digerire prima ancora che cristianamente problematico. Mi risulterebbe ben difficile anche benedire un forno crematorio invece che una  tomba appena scavata. Fino ad oggi non si accompagnano le salme al forno crematorio, la disciplina attuale mi pare rispondere bene alle necessità pratiche, mitigando eccessivi rigori, ma salvaguardando la fede dei piccoli. Un rito liturgico o un adattamento che viene a cambiare piano piano la coscienza cristiana sull'argomento non mi pare per nulla necessario. La fisicità della morte non va nascosta, soprattutto adesso.
Mi chiedo, poi, come un tale rito potrebbe ottenere la necessaria recognitio della Santa Sede che invece, se non ci sono novità a me ignote, si è espressa con chiarezza ed equilibrio nel documento citato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

PROPRIO una settimana fa ho preso parte alla celebrazione di esequie con la presenza dell'urna cineraria del defunto. il rito è stato ne più ne memmeno lo stesso che si celebra co il corpo presente, nessuno ha trovato la cosa fuori luogo.
Giovanni

Anonimo ha detto...

Carissimo giovanni, mi piacerebbe capire di più del rito a cui hai partecipato. Se ti va e se puoi, contattami all'indirizzo mail salvochio@libero.it. Grazie.

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