
Nell’occasione verranno presentate al papa anche quattordici altre comunità della capitale che hanno finito il percorso neocatecumenale e che, d’accordo con i propri parroci e con il Cardinale vicario, sono ora “pronte a partire come communitates in missionem (comunità in missione) alle zone più difficili e secolarizzate delle periferie di Roma, in aiuto ai parroci”.
Entrambe le fonti riportano poi questa affermazioni enorme dei "responsabili del cammino" cioè Kiko:
“E' la prima volta nella storia della Chiesa – afferma una nota del Cammino neocatecumenale - che partono in missione non individui e neppure famiglie ma intere comunità che hanno fatto assieme un lungo percorso di fede”.
Capisco che il Cammino Neocatecumenale debba sempre essere il primo, ma la storia della Chiesa non è proprio come la immagina questa "nota". Comunità di Roma che vanno in missione a Roma, saranno una grande cosa, ma sinceramente non così eclatante. Comunità partite per la missione (e non dietro casa) esistono da tempo: pare che (almeno) una comunità del tempo apostolico o post-apostolico di giudei cristiani sia giunta guidata dal mercante Tommaso fino in India, e lì stabilitasi avrebbe evangelizzato il subcontinente indiano. E chissà quanti gruppi al tempo della diaspora hanno fatto altrettanto, al tempo della mitica "chiesa primitiva". Più tardi sono partite in missione "ad gentes" intere comunità monastiche (nei tempi recenti i trappisti martiri di Tibhirine) e comunità religiose (ma sono considerate vere comunità o no?), da sole o insieme ai loro terziari (laici e sposati) che condividevano un carisma (i laici contano). Ma senza finire nel medioevo, la Comunità missionaria di Villaregia vive questa forma di missione da tempo e con grande serietà e competenza e senza scomodare il Papa o fare titoloni.
Presbiteri, laici e consacrati, che fanno parte di questa Comunità missionaria, sono partiti per la missione da anni.
O non ho capito io cosa si intende nel comunicato, o le affermazioni sono un tantino esagerate anche se le dice il fondatore dei Neocatecumenali. Mi pare infatti che, tra l'altro, comunità neocatecumenali che si mettano a servizio della evangelizzazione o nuova evangelizzazione della loro città non siano per nulla una novità "storica", ma rappresentino il carisma stesso del movimento, da sempre praticato.
leggi tutto: http://www.korazym.org/index.php/movimenti/9-vita-fraterna/746-cammino-neocatecumenale-si-torna-in-vaticano-sabato-la-festa-per-i-40-anni-insieme-al-papa
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