L'arcivescovo di Westminster (Londra) manda segnali...architettonici

L'arcivescovo neoeletto di Westminster (diocesi che comprende una buona parte di Londra), come apprendiamo dal Blog di Damian Thompson, dopo aver fatto rimuovere l'altare con annessa pedana coperta di moquette dallo splendido presbiterio della sua Cattedrale, rimettendo in uso l'altare precedente, posto sotto il notevole ciborio, adesso ha avuto anche l'ardire di risistemare la sua cappella privata.

Dopo la morte del buon Basil Hume, il "moderno" Murphy O'Connor pare avesse fatto rimuovere il crocifisso dalla cappella dell'arcivescovado: adesso è tornato al suo posto, e anche i posti a sedere sistemati ai lati dell'altare sono tornati a rivolgersi "verso est".

Mi paiono segnali interessanti per chi li voglia cogliere.

Ci sono tante belle chiese in Italia, molto più antiche della cattedrale di Westminster (iniziata nel 1895) e della cappella dell'arcivescovado londinese, che aspettano un vescovo coraggioso e che non si lasci influenzare dalla nefasta moda (ormai demodé) dei tavolini o tavoloni in mezzo al presbiterio (posti su pile di scatoloni foderati di moquette....).

La messa prende tutto il suo senso quando i partecipanti non si guardano tra loro in cerchio, ma tutti insieme si protendono verso l'altare sul quale, come indica la presenza del crocifisso, si ripresenta l'unico sacrificio di Cristo.

Speriamo che l'arcivesco Nichols, che questo l'ha capito, faccia scuola tra i suoi confratelli e altri superiori.

Il presbiterio di Westminster Cathedral prima del "restyling"