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lunedì 2 febbraio 2009

Preghiera della Festa della Presentazione del Signore

Colletta CEI
Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello Spirito. Per il nostro Signore..

Latino
Omnípotens sempitérne Deus, maiestátem tuam súpplices exorámus, ut, sicut Unigénitus Fílius tuus hodiérna die cum nostrae carnis substántia in templo est praesentátus, ita nos fácias purificátis tibi méntibus praesentári. Per Dóminum.

Traduzione letterale
Dio onnipotente ed eterno, supplici preghiamo la tua maestà: come in questo giorno il tuo Figlio Unigenito, assunta la sostanza della nostra umanità (la nostra carne) viene presentato al Tempio, così concedici di essere presentati a te purificati nel nostro spirito. Per il nostro Signore..

Il senso della preghiera sta nella correlazione come...così (sicut...ita). Innalziamo una supplica al Signore perchè ci purifichi interiormente, come in questo giorno si è degnato di entrare e purificare il suo Tempio antico, con la sua divina presenza. C'è qui il richiamo alla Shekinah, la Gloria nuvolosa e luminosa di Dio che santifica la Dimora mosaica, mistero che viene compiuto con l'entrata di Cristo nel mondo, per rimanere nel suo Tempio che è la Chiesa: sempre santa ma sempre bisognosa di purificazione, come dice Lumen Gentium. "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo" dice nel prologo del suo Vangelo san Giovanni. E noi sappiamo che per la Chiesa antica illuminazione era sinonimo di purificazione battesimale. 
Per questo, la festa di oggi, viene chiamata anche Purificazione di Maria, in senso tipologico: è evidente che non si può attribuire un senso morale a questo titolo. Maria non ha nulla da purificare, è la tuttasanta (Panaghia). Ma è tipo della Chiesa (Una e Santa), e deve purificare (cioè affinare, raffinare) la sua fede passando attraverso la tribolazione, che non le è risparmiata. Offrire Cristo al Padre, significa offrirsi insieme a Cristo: "anche a te una spada trafiggerà l'anima".
Tutto questo lo si può leggere meglio nella preghiera di colletta in latino, purtroppo resa inintellibile dalla libera (seppur gradevole alle orecchie) traduzione della CEI.

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