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lunedì 27 aprile 2009

Indovina che cos'è


Conto fino a cinque, e voi mi dite cos'è questo edificio.....


Non riuscite a capirlo? Qualche aiutino in più? Va bene. Ecco qua:


Avete capito adesso che questo orrendo e squallido cubo di cemento armato dovrebbe essere una nuova chiesa, appena inaugurata a Foligno?!?
Pare quasi incredibile che nel 2009 siamo ancora costretti a vedere certi orrori, e invece scatole del genere vengono tutt'oggi spacciate per luoghi di culto cristiano, dove l'anima dovrebbe essere aiutata dalle forme della materia plasmata dall'arte umana, per innalzarsi a Dio e riconciliarsi con sè e con gli altri.
Avete visto l'area presbiterale? Se vi interessanto altre foto e dettagli, per spaventarvi ancora, potete andare a questo link. E' il portale di architettura da cui ho tratto gli esempi qui sopra.
L'opera è di Massimiliano Fuksas, la committenza, naturalmente, è la Conferenza Episcopale Italiana, sotto la tutela artistica, nel 2001 (anno del progetto), di Mons. Betori, ora Arcivescovo di Firenze (qui si può leggere un suo intervento del 2003 per la presentazione del progetto). Betori non ha voluto mancare alla "dedicazione", svoltasi ieri, di questo mostro approvato dai suoi uffici e ha definito la nuova chiesa un simbolo della rinascita di Foligno dopo il terremoto del 1997 e un innovativo modello di arte sacra, che proietta la spiritualità oltre i canoni classici [molto oltre!!!].
La CEI dopo aver colpito l'Italia intera con le tavole illustrative del nuovo lezionario "oltre i canoni classici", adesso colpisce la già terremotata Foligno con questa sciagura al cubo! Povero Bagnasco, che eredità artisticamente triste e grigia si è preso sulle spalle!
Qualche altro elemento per capire:
Nel luogo dove sorgeva un campo container dopo il sisma a Foligno è stata realizzata una nuova chiesa, alta circa 25 metri - due parallelepipedi inseriti l'uno nell'altro - disegnata dagli architetti Massimiliano e Doriana Fuksas per conto della Conferenza episcopale italiana. Si caratterizza come un blocco geometrico in cui domina la luce all'interno del luogo di culto che verrà ‘dedicato' domenica 26 aprile alle 17 dal vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi. "Siamo rapiti dalla luce all'interno della chiesa - ha detto il vescovo mons. Sigismondi nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa - e quando uno entra, è portato a guardare verso l'alto". L'architetto Adele Savino, dello studio Fuksas, ha ricordato che questo progetto "il più piccolo, tra quelli realizzati, è stato molto curato nei dettagli ed è risultato vincitore del concorso nazionale bandito dalla Conferenza episcopale italiana nel 2001 per la costruzione di nuove chiese. La giuria motivò la scelta così: "come segno deciso e innovativo, che risponde alle ricerche internazionali più avanzate, divenendo il simbolo della rinascita della città dopo il sisma". Accanto alla chiesa c'è un altro parallelepipedo, in forma bassa e allungata che ospita sagrestia e casa canonica. Il costo complessivo dell'intervento è di circa 3 milioni di euro (vanno aggiunti circa 600mila euro per le opere d'arte). Per la sua conformazione non ci sarà un campanile mentre all'esterno della chiesa Enzo Cucchi ha realizzato una scultura "Stele-Croce" in cemento e marmo bianco di Carrara, alta oltre 13 metri. L'artista Mimmo Paladino ha creato le 14 stazioni della via Crucis che "accompagnano" i fedeli all'interno della chiesa, predisponendoli alla preghiera e alla riflessione. 

Io capisco che l'Apocalisse dice che la Gerusalemme celeste avrà la forma di un enorme cubo (Ap 21,16), ma è risaputo da secoli che voler anticipare a forza, sulla terra, quello solo Dio può creare nel Regno dei Cieli, non porta mai a grandi risultati. La storia della torre di Babele dovrebbe essere letta più spesso agli architetti.

Per tirarci su: altre chiese di Foligno.

Cattedrale



14 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei essere Leone III Isaurico per emanare un decreto che proibisca simili capolavori architettonici di "arte sacra"; ovviamente sono solo un rozzo iconoclasta...e la mia anima ed i miei sensi non sono "rapiti dalla luce all'interno della chiesa - come ha detto il vescovo mons. Sigismondi nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, sicché - ... quando uno entra, è portato a guardare verso l'alto".

Anonimo ha detto...

Ha proprio ragione la storia della Torre di Babele non se la ricordano mai! Forse, ma proprio forse, non l'hanno mai compresa.
Da leggere comunque, per essere ulteriormente illuminati sul significato PROFONDO di questo cubo,l'omelia di mons. Sigismondi.
MAH!
Grazie per le foto delle altre chiese che mi hanno rinfrancato l'animo.
Annamarilù

don Gianluigi b ha detto...

Credo che di fronte a questa "arte" che non riesce a comunicare nulla di sacro a persone digiune di studi architettonici del livello di Massimiliano Fuksas e di conoscenze teologiche degli eccellentissimi vescovi qui intervenuti (parlo di me stesso), si renda più che mai necessario il ritorno di un'architettura sacra, con canonici precisi da rispettare, come avviene in Oriente.

Fr. Benedict M. ha detto...

YOU HAVE GOT TO BE JOKING!

A.R. ha detto...

Purtroppo non è uno scherzo, caro Benedict, è tutta terribilmente duro cemento su cui sbattere la testa.

Anonimo ha detto...

Ho visitato la chiesa: entrando si è portati a guardare in alto?
Verissimo: si guarda sempre in alto per l'angoscia che ti prende pensando se ti cadrà sopra il cubo di calcestruzzo sospeso. Entrando in questa chiesa non si vede l'ora di uscirne, e una volta fuori si tira un sospiro di sollievo.
federico

Father Mark ha detto...

Popule meus, quid feci tibi? Aut in quo contristavi te? Responde mihi.

inopportuno ha detto...

Verrrà l'ora che i veri adoratori adoreranno non nelle inutili chiese di pietra, ma nel loro cuore ricolmo dello Spirito, così come ha detto il Concilio.

Caterina63 ha detto...

...e mi chiedo: quanto conta, per i vescovi, la voce del piccolo gregge scandalizzato?

che tristezza...ritengo utile riportare ciò che ho scritto altrove per testimonianza...

...mio figlio di 16 anni al quale ho chiesto un parere solo facendogli vedere le immagini, mi ha risposto:
E' OPPRIMENTE....DOVE STA DIO E COME FACCIO A MEDITARE SE MI INCOMBE SULLA TESTA TUTTO QUEL CEMENTO ARMATO?


ce lo chiediamo, ma dove stanno i VESCOVI per darci delle risposte? quale Liturgia potrebbe mai arrichirci in un posto del genere?
è questo che ha ordinato il Concilio?

Anonimo ha detto...

Questa non è una chiesa. Si tratta di un cubo di zucchero per un gigante tazza di caffè. Meglio ancora, venderla a Hollywood per il prossimo film di "Star Trek" - il "Borg" navicella spaziale - e di usare il denaro per costruire una nuova chiesa di dignità.

Anonimo ha detto...

Guardando per la prima volta il cubo di cemento vine spontaneo domandarsi. che cos'è. Può essere di tutto, meno un luogo di culto.
Ritengo unici responsabili i signori della CEI. Se si continua a finanziare simili oscenità, e purtroppo non è l'unica, credo che riconsidererò la mia firma per 8x1000.

Anonimo ha detto...

Diciamo che visto da fuori non è bellissimo, ma non lo trovo assolutamente uno scempio; basta guardare all'interno per vedere come Fuksas ha giocato con la luce, rendendo un ambiente quasi surreale, astratto che secondo me rende tutta la sacralità del luogo.
E' che forse in Italia dobbiamo cominciare a comprendere che l'architettura, l'arte e la cultura in generale non si è fermata al 1500, ma ha fatto passi avanti: benissimo tutelare il patrimonio culturale, ma è ottimo anche vivere il presente, e l'architettura dei nostri tempi è questa.

Dave Welf Masters ha detto...

Caro Anonimo, da sempre l'arte parla da sola. Se porti un uomo o una donna di qualsiasi età davanti al Giudizio Universale, per fare un esempio, rimarranno ammirati, faranno commenti positivi di ogni genere, e tutti converranno che si tratta di arte, anzi di splendida arte. La stessa cosa i bambini, a cui appartiene il Regno dei Cieli, che sono privi di tutte le nostre strutture mentali artificiali. Che succede di fronte a questi grossi cubi? Che la gente non li riconosce come arte. I pochi che non ne danno giudizi negativi dicono: Vabbè non è male, ci si può adattare... Adattarsi. Adesso ci si adatta, si è nel tempo del compromesso. Non come nel '300, quando non si adattavano, quando la tensione dell'uomo verso l'Infinito, verso Dio, si esprimeva nella pietra con la forza di una bellezza semplice ed essenziale, ma sublima e teologicamente simbolica. Qui invece l'arte non parla da sé, non è un catechismo di pietra, ma sono i sapienti e gli intellettuali che ci devono spiegare il suo significato. Ma il Signore, dice il Cristo, ha nascosto la verità ai sapienti per rivelarla ai semplici. Il fatto che Siano l'elite dei sapienti e dei chierici, che ogni tanto mi ricordano i loro antenati scribi, a doverci spiegare cosa sia arte, è una dimostrazione in più di come quest'arte sia di matrice gnostica. I Grandi Iniziati che si piegano al livello dei semplici per rivelare i grandi Misteri, che altrimenti essi non capirebbero... E con ciò non accuso i chierici di appartenere a sette, ma di essersi fatti anche loro corrompere dallo gnosticismo ben presente nella nostra civiltà, di cui ha determinato la caduta, come dimostra mons. Ennio Innocenti nei suoi lavori. Chiedo scusa della lunghezza del commento, ma l'inizio delle vacanze ha liberato la mia vena creativa e razionale! Buona giornata!

Dave Welf Masters ha detto...

Dentro sarà pure surreale, ok, ma non si addice alla Chiesa il surrealismo, bensì ai sogni profani o allo Gnosticismo, come prima dicevo. Alla Chiesa Cattolica si addice il realismo, l'uso di simboli chiari e didattici, la bellezza espressa attraverso le molteplici tradizioni del luogo (inculturazione), sia quindi lo splendore bizantino, l'asciuttezza francescana, l'essenza le e sublime semplicità gotica, o la potente espressività barocca. Il realismo inculturato. Non il surrealismo partorito dalle astrazioni di "grandi iniziati", "esperti", o "intellettuali". Sai, l'interno di questa "chiesa" mi ricorda tanto i livelli dell'animus di Assassin's Creed Revelation, gioco bellissimo, anche se insegna la non esistenza di Dio (i creatori dicono che è frutto di impegno di persone di diverso credo, religione... È che quindi non ha alcuna pretesa di verità o storicità), ma che non ha niente a che fare con la dottrina cattolica. Gaudete in Christo Rege!

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