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mercoledì 9 marzo 2011

Un braccialetto per rammentare i "buoni propositi" per tutta la Quaresima

L'Arcidiocesi di Denver (USA), attraverso il suo ufficio per la liturgia, inizia a distribuire oggi a tutti i partecipanti alla messa delle ceneri, oltre 100mila braccialetti in gomma, di colore nero, con su scritto - in latino -: "sacrificium". Il perchè lo spiegano gli stessi organizzatori dell'iniziativa: ognuno è invitato ad indossare questo braccialetto per tutta la Quaresima, in modo da ricordare non solo quello che Gesù ha fatto per noi, con il sacrificio della sua morte e con la sua risurrezione, ma anche ciò che noi siamo chiamati a compiere con lui, sulle sue orme e in unione con lui; in particolare ciò che abbiamo promesso come sacrificio quaresimale per questo tempo dell'anno liturgico che ci prepara alla Pasqua. L'ufficio liturgico ricorda che il colore nero è il colore delle ceneri che i cristiani ricevono all'inizio della Quaresima, ma è anche il colore della mortalità umana, che deve essere anch'essa ricordata, come monito per la penitenza.
Padre Randy Dollins, ideatore dell'iniziativa, spiega che ha scelto la scritta in latino perchè voleva che il braccialetto potesse essere lo stesso per i suoi parrocchiani di lingua spagnola che per quelli di madrelingua inglese, mostrando l'universalità della Chiesa e della chiamata di tutti alla conversione. Inoltre il portare sempre sotto gli occhi tale braccialetto dovrebbe rammentare ogni giorno a chi lo indossa i suoi propositi. Dice infatti Dollins: "C'è molto entusiasmo il Mercoledì delle ceneri, molto più - diciamo - che alla Quarta domenica di Quaresima...".
Inoltre, altre persone vedendo portare il braccialetto, potrebbero essere incuriosite e fare domande, dando un'ottima opportunità a colui che lo porta di dare spiegazioni sulla quaresima, sulla sua fede. Geniale modalità di evangelizzazione: incuriosire e rispondere alle domande, piuttosto che strombazzare il vangelo in stile pubblicità! Anche questo è nella linea del "dare ragione della speranza che è in voi"....

Mi pare una bella idea, che potrebbe essere copiata efficacemente anche da noi, soprattutto con i giovanissimi, già abituati a portare braccialetti di gomma e affini, magari senza significati particolari. Risimbolizzare il quotidiano e ancorarlo alle scelte evangeliche: questa è semplice quanto concreta "nuova evangelizzazione", tra l'altro già in voga ai tempi dei padri della Chiesa*, al di là di chiacchiere e convegni.....

* Sant'Ambrogio, in una sua predica, risimbolizza i braccialetti-scaramantici che le donne milanesi del suo tempo portavano: braccialetti con delle piccole lune d'argento in onore della divinità della luna e della rugiada. Ambrogio dice che quelle lune devono ricordare la Chiesa, dalla quale dipende la vera rugiada che è l'acqua del battesimo! Non dice alle donne: "toglietevi i braccialetti demoniaci!", ma li rende un richiamo costante alla loro scelta cristiana ed ecclesiale.

Notizia ripresa da Zenit

1 commento:

Anonimo ha detto...

Risimbolizzare i l quotidiano, brutte parole per una realtà bella e profonda. Un tempo quanti aspetti della vita quotidiana assumevano valori simbolici cattolici e ci ricordavano chi eravamo e come dovevamo diventare. Mangiar di magro il venerdì non era questo? Digiunare la vigilia delle grandi feste non era questo? Ecc ecc. Tutti segni che ci rimandavano a qualcosa d'altro: era l'antropologia dei cattolici. Distrutta da ciò che è venuto dopo il concilio vatic. II. Cito spesso quel prete professore di morale che affermava soddisfatto alla radio:" io il venerdì santo mi mangio una bella salciccia". Altro che risimbolizzare!

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