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venerdì 13 aprile 2012

I canti gioiosi dell'Ottava di Pasqua

Per ogni giorno dell'Ottava di Pasqua la Messa, sempre con tono festivo, presenta in entrambe le forme del rito romano (i canti sono gli stessi), delle bellissime antifone di introito. Vi posto quelli di ieri, oggi e domani, a titolo di esempio.

Domani, sabato, abbiamo quest'antifona che inneggia all'uscita del popolo di Israele dall'Egitto (sal 104,43):

Eduxit Dominus populum suum in exsultatione, Alleluia:
et electos suos in laetitia, Alleluia, Alleluia.
Confitemini Domino, et invocate nomen eius:
annuntiate inter gentes opera eius.


Il Signore ha liberato il suo popolo, e gli ha dato esultanza,
ha colmato di gioia i suoi eletti, alleluia.
Lodate il Signore, invocate il suo nome
annunciate tra le nazioni le sue opere.




Oggi, venerdì (Feria VI) ci viene proposto dal sal 77,53 un canto molto simile nell'incipit a quello di ieri. Vi si inneggia al passaggio del Mar Rosso e alla sommersione degli Egiziani nel mare (canto adatto al venerdì: ricorda, con l'immagine anticotestamentaria di vittoria, il senso della croce, salvezza per chi rinasce nelle acque del Battesimo, sconfitta per il diavolo, nemico dell'uomo, sommerso nelle acque):

Edúxit Dóminus pópulum suum in spe,
et inimícos eórum opéruit mare, allelúia.

Il Signore, ha liberato il suo popolo e gli ha dato speranza;
i suoi nemici li ha sommersi nel mare, alleluia.


Ieri, giovedì (Feria V), abbiamo letto (o cantato) dal Libro della Sapienza 10,20-21:

Victrícem manum tuam, Dómine,
laudavérunt páriter, quia sapiéntia apéruit os mutum,
et linguas infántium fecit disértas, allelúia.

Si leva un coro di lodi, o Signore, alla tua vittoria,
perché la sapienza ha aperto la bocca dei muti
e ha sciolto la lingua dei bambini, alleluia.

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