Per la festa del 9 novembre l'inno vespertino è questo: "Urbs Ierusalem beata" dell'VIII-IX sec. (inno del Comune della Dedicazione di una Chiesa). Canta la città dell'Apocalisse, la Gerusalemme del cielo in cui entrano i santi, pietre vive scolpite qui in terra dai colpi delle persecuzioni sofferte per Cristo. E' la visione della Chiesa celeste, trionfante, in cui tutti i chiamati si ritroveranno alla conclusione del tempo. Ecco il video musicale, il testo con la traduzione conoscitiva e lo spartito:
Urbs Ierúsalem beáta, dicta pacis vísio,
quæ constrúitur in cælis vivis ex lapídibus,
angelísque coronáta sicut sponsa cómite,
Nova véniens e cælo, nuptiáli thálamo
præparáta, ut intácta copulétur Dómino.
Platéæ et muri eius ex auro puríssimo;
Portæ nitent margarítis ádytis paténtibus,
et virtúte meritórum illuc introdúcitur
omnis qui ob Christi nomen hic in mundo prémitur.
Tunsiónibus, pressúris expolíti lápides
suis coaptántur locis per manum artíficis;
disponúntur permansúri sacris ædifíciis.
Glória et honor Deo usquequáque altíssimo,
una Patri Filióque atque Sancto Flámini,
quibus laudes et potéstas per ætérna sæcula. Amen.
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1.Città beata di Gerusalemme, chiamata visione di pace, che viene edificata nei cieli con pietre vive, e circondata dagli angeli come sposa dal seguito.
2. Viene nuova dal cielo, preparata per il talamo nuziale, perché pura si unisca al Signore. Le sue piazze e le mura sono d’oro purissimo.
3. Le porte dai battenti aperti risplendono di perle, in virtù dei meriti là viene ammesso ognuno
che per il nome di Cristo è oppresso qui nel mondo.
4. Le pietre levigate da colpi e da tribolazioni sono inserite nei loro posti per mano del costruttore; sono collocate per rimanere in eterno nei sacri edifici.
5. Gloria e onore a Dio altissimo sopra ogni cosa, al Padre e al Figlio e al Santo Spirito insieme, a loro lodi e potenza per i secoli eterni. Amen.
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