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venerdì 13 marzo 2009

Che ne dite dei crocifissi contemporanei? Meglio il buon vecchio Michelangelo eh?

Repubblica ha messo in linea una photogallery di crocifissi contemporanei esposti ad una mostra organizzata dalla Diocesi di Trapani, ritengo, in occasione della Quaresima, tempo di particolare meditazione del Crocifisso. L'evento è molto più elevato di quello che potrebbe apparire dalle foto riportate sotto, anzi ha un vero e proprio programma culturale ben nutrito, il cui fulcro è nientemeno che il Crocifisso di Michelangelo.
Oggi comunque è venerdì, perciò per fare giusta penitenza, vi propongo la galleria della mostra collaterale, la trovate qui:
http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/spettacoliecultura/croci-trapani/1.html
Attenzione, prima di guardare, leggere qui sotto:
Con molle di materasso, doghe di botte, vetro, plexiglass, ferro arruginito, fiori, fili di lana e stoffa, fili metallici e perline: trentuno artisti italiani ed internazionali interpretano il crocifisso in chiave moderna. L'occasione è fornita dalla mostra "Across the cross", che si inserisce nel percorso espositivo sul crocifisso organizzato dalla Diocesi di Trapani dal titolo "Fulget Crucis Mysterium" e che ha avuto come momento clou l'esposizione, fino al 20 marzo, del crocifisso ritrovato attribuito al giovane Michelangelo Buonarroti.
[come si dice: dulcis in fundo! ma proprio in fundo fundo... però il crocifisso di Michelangelo Repubblica non ce lo mostra!!!!]

3 commenti:

Caterina63 ha detto...

Non so se qualcuno ha letto del Savonarola il "Trionfo della Croce"....suggerirei a questi "artisti" di approfondire la teologia della Croce...^__^

Savonarola nasconde una passione dalla quale forse gli giunge la potenza della sua predicazione: IL CROCEFISSO!

E' affezzionato ai "crocefissi" dipinti dal Beato Angelico (altro domenicano), per il Savonarola la contemplazione del Crocefisso insaguinato E' INDISPENSABILE per l'apprendimento dei Vangeli della Passione durante la contemplazione e la meditazione.
Per il Savonarola, solo la contemplazione verso un Crocefisso creato con la medesima passione sofferta dal Cristo, può infondere altrettanta passione, istruire la mente e addolcire il cuore del cristiano e, soprattutto, la contemplazione del Crocefisso non può che indurre il cristiano sulla retta via.

Ciò che domina la mente del Savonarola è la "verità del Dio crocifisso per noi!", da qui parte tutta la sua missione.

Davanti al Crocefisso componeva le "Operette spirituali" per la Pasqua, il Venerdi Santo che si adora la Croce, scriveva:

" O Jesu, quando ti veggo così crocefisso, per me in talmodo percosso, il mio core da me si diparte...O FELIX CULPA...Consolati dunque umana generazione e prendi gaudio con lacrime dolci, senza fine. Consolatevi, justi et santi, perchè oggi appropinquate alla palma e al dolce gran trionfo...."

Per il Savonarola inizia qui una lotta contro i crocifissi "artistici e dorati"...non nel senso che vietasse l'oro quale materiale da usarsi per comporre un Crocefisso, ma in quanto NON indispensabile per quel tipo di ADORAZIONE AL CROCEFISSO che egli intendeva predicare...e che doveva essere il più rassomigliante possibile al Cristo Crocefisso sul Golgota.

Il Crocifisso che artisticamente INSEGNAVA Savonarola era di due specie:

il primo era quello artistico che doveva riprodurre fedelmente IL SANGUE della Passione e dei chiodi, un crocifisso che doveva svelare a chi lo contemplava le parole descritte dai Vangeli, via dunque i crocifissi d'oro e di menti artistiche ricoperti da pietre preziose per questa contemplazione, poichè i materiali preziosi, o le varie forme fantasiose, non danno quell'immediata visione della Passione;

il secondo doveva partire da questo ed entrare dentro l'anima per trasformare chi lo avesse contemplato, cioè la conversione: per il Savonarola la vera contemplazione del Crocefisso che non può che portare ad una sola risoluzione: conversione del cuore e pentimento dei propri peccati e il cambiare vita.

Rimprovera la Città di Firenze per lo sfarzo del crocefisso d'oro e dice:
" Non ti ricordi più che io ti feci dipingere crocifissi sanguinosi? "
(21 giugno 1495 "Soipra i Salmi" EN, II, pag.82)

Per il Savonarola è incomprensibile capire la Risurrezione e la stessa Misericordia di Dio se non s'impara a contemplare un Crocifisso, il Crocifisso INSAGUINATO!
La centralità della Persona del Cristo, nell'opera del Savonarola, è punto centrale di tutta la sua personalità: "l'anima e il Crocefisso sono indissolubili o lo si rifiuta o lo si accoglie e la felicità può solo giungere da un buon vivere, ma senza il Crocifisso nessuna anima può giungere alla perfezione!"
(Libro Terzo, cap.7)

^__^

Anonimo ha detto...

Racconta fra Tommaso da Celano che Francesco un giorno, nell'anno 1205 entrò nella Chiesa di San Damiano, quasi in rovina ed abbandonata. Lo Spirito lo aveva condotto lì, ed Egli era contrito e commosso, quando all'improvviso l'immagine di Cristo dal crocifisso gli parla dicendo: "Francesco, và, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina"

http://francescoriparalamiacasa.splinder.com/

Zenone ha detto...

Crocifissi valdesi,senza Cristo.

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