"Haec dies" è il canto che segna con il suo testo, tratto dal Sal 117, il giorno di Pasqua e tutta l'ottava pasquale che lo segue.
Haec dies, quam fecit Dominus:
exultemus, et laetemur in ea.
Confitemini Domino, quoniam bonus:
quoniam in saeculum misericordia eius.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
La versione gregoriana (eseguita qui dai Cantori gregoriani) riprende e richiama in alcuni passaggi la melodia che abbiamo già sentito nei primi due giorni del Triduo Santo applicata all'antifona "Christus factus", legando idealmente e musicalmente la Passione e la Risurrezione del Signore:
Nel prossimo video le interpretazioni polifoniche dell'Haec dies di William Byrd e di G.P. da Palestrina.
1 commento:
La gioia, opera del Signore risorto, ci guarisca dai travasi di bile, opera delle nuove traduzioni: http://piccolozaccheo.splinder.com/post/21451583/Qualche+lume+sulla+nuova+Tradu
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