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giovedì 24 gennaio 2013

Il patrono dei blogger cattolici c'è già: è san Francesco di Sales

Un santo che non si risparmiava sulla verità detta in modo da poter essere compresa e accolta da tutti. Ecco in due parole il ritratto di Francesco di Sales, Dottore della Chiesa, vescovo di Ginevra, vissuto con i cattolici in minoranza in mezzo ai calvinisti che non volevano ascoltarlo, eppure non potevano farne a meno. Un evangelizzatore che pur di far arrivare il suo messaggio utilizzava i "nuovi media" della sua epoca, i fogli stampati e distribuiti nelle case per "disseminarli" tra il popolo, scritti "facili e di gradita lettura". 
Ha detto Antonio Spadaro, direttore di Civiltà cattolica: «Il modello che abbiamo davanti agli occhi, quello di Francesco di Sales, dunque è quello di un giornalismo che comunica passione e ha un intento di coinvolgimento, partecipazione, formazione. La stessa attenzione alla "verità" non è una semplice e fredda attenzione alla "oggettività" o alla "neutralità", ma alla comprensione del valore delle cose». 
Rileggiamo alcune delle massime di Francesco di Sales tratte dalla sua Opera omnia, e meditiamole, ricordando che il 26 gennaio 1923 in occasione del III centenario della morte del santo, Pio XI lo commemorò con l'enciclica Rerum Omnium Perturbationem, e lo proclamò non tanto "Patrono dei giornalisti" - come tutti usano dire - ma specialmente di "tutti quei cattolici che, con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina". Ben a ragione quindi san Francesco di Sales dev'essere invocato come patrono dei blogger cattolici:
..vorremmo che ... precipuo vantaggio ritraessero tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina. Ad essi è necessario, nelle discussioni, imitare e mantenere quel vigore, congiunto con moderazione e carità, tutto proprio di Francesco. Egli, infatti, con il suo esempio, insegna loro chiaramente la condotta da tenere. Innanzi tutto studino con somma diligenza e giungano, per quanto possono, a possedere la dottrina cattolica; si guardino dal venir meno alla verità, né, con il pretesto di evitare l’offesa degli avversari, la attenuino o la dissimulino; abbiano cura della stessa forma ed eleganza del dire, e si studino di esprimere i pensieri con la perspicuità e l’ornamento delle parole, in maniera che i lettori si dilettino della verità. Se si presenta il caso di combattere gli avversari, sappiano, sì, confutare gli errori e resistere alla improbità dei perversi, ma in modo da dare a conoscere di essere animati da rettitudine e soprattutto mossi dalla carità. E poiché non consta che il Sales sia stato dato a Patrono dei ricordati scrittori cattolici con pubblico e solenne documento di questa Apostolica Sede, Noi, cogliendo questa fausta occasione, di certa scienza e con matura deliberazione, con la Nostra apostolica autorità diamo o confermiamo, e dichiariamo, mediante questa Lettera Enciclica, San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e Dottore della Chiesa, celeste Patrono di essi tutti, nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Ed ecco alcune frasi e aforismi di San Francesco di Sales:

"Parlate poco e mite, poco e buono, poco e semplice, poco e amabile"

"Accusiamo il prossimo per cose lievi e scusiamo noi stessi in cose grandi".

"Dal momento che viviamo nel mondo, bisogna seguire le leggi del mondo in tutto ciò che non è peccato".

"Bisogna avere un cuore capace di pazientare; i grandi disegni si realizzano solo con molta pazienza e con molto tempo".

"La perseveranza vincerà tutto".

"Chi vuol aver reputazione verso tutti, la perde verso tutti".

"Non c’è segreto che non passi segretamente dall’uno all’altro".

"Non c’è peggior modo di dire male che di dire troppo".

"Bisogna dire risolutamente e schiettamente male al male e biasimare le cose biasimevoli".

"Le risposte più corte sono di solito le migliori".

"Il mondo chiama sovente bene quel che è male, e ancora più sovente male quel che è bene".

"Basta amare bene per dir bene".

"Non desiderate non essere ciò che siete, ma desiderate essere molto bene ciò che siete".

"A che serve costruire castelli in Spagna, visto che bisogna abitare in Francia?".
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