Ho trovato quasi per caso nel grande archivio multimediale della Rete, alcuni spezzoni di un film musicale girato in India nel 1976 in lingua Tamil. E' ancora in bianco e nero e con effetti alquanto primitivi per la tecnologia occidentale del tempo, eppure è un testimone dell'interesse per il Santo Taumaturgo di Padova fine nelle remote terre del subcontinente asiatico, dove i cristiani sono tuttora una sparuta minoranza, figuriamoci negli anni '70. Tuttavia Antonio era già ben conosciuto e amato in quelle terre da trovare qualcuno che producesse un film, pieno di canzoni e di balli (nello stile che fino ad oggi è il prediletto di Bollywood). Anche attraverso l'arte cinematografica, in paesi a basso tasso di cristianesimo, si può diffondere una certa conoscenza iniziale delle figure e dei personaggi della fede, in maniera semplice e iniziale.
Il film si intitola: Punitha Anthoniyar ed è girato nel linguaggio Tamil, ampiamente parlata nel sud dell'India e anche da una parte della popolazione dello Sri Lanka. E' un film innocente e naif, ma certo assai popolare, come il Santo di cui racconta la storia e i miracoli.
Nel primo spezzone una canzone introduttiva di un menestrello, con immagini della Basilica di Sant'Antonio a Padova:
Proseguendo la storia del Santo predicatore, si giunge al climax della predica ai pesci. La location è una improbabile Rimini indiana, e il protagonista pare più mimare un intero "Cantico delle creature" (con tanto di tigri ed elefanti) più che di un'omelia rivolta ai soli abitanti del mare:
Nell'ultima scena che vi posto, il gran finale della visione di Gesù Bambino, che tanto ha influenzato l'iconografia antoniana. Il Santo è riconosciuto universalmente dal suo saio francescano e dal piccolo Gesù che tiene tra le braccia: la leggenda vuole che tempo prima della sua morte Antonio, ritirato nell'eremo di campagna di Camposampiero, mentre era intento alla lettura della Bibbia, avrebbe goduto della visita del Salvatore bambino:
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