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martedì 4 marzo 2014

E' possibile cantare il proprio della Messa in italiano? Proviamoci!


Inizia il tempo di Quaresima, un tempo davvero penitenziale per chi desidera cantare ogni giorno "qualcosa" alla S.Messa. Infatti i canti in italiano "adatti" alla Quaresima (e conosciuti da chi deve cantare...) non sono poi tantissimi, e alla messa feriale quotidiana, dopo un po', vengono a noia.
In più, aggiungiamo, spesso e volentieri la musica, il ritmo o qualche altra caratteristica, rende questo o quel canto inadatta alla celebrazione o al cantore di turno.
Quello che propongo in questo post può sembrare un po' drastico: infatti è ciò che intendevano i Padri del Vaticano II quando insistevano che bisogna cantare LA Messa, non cantare A Messa.
Mi sono chiesto: è possibile arrivare a cantare il proprio della Messa, tutti i giorni diverso, ma in italiano; in modo però semplice e snello, che non richieda particolare abilità e magari nemmeno un accompagnamento musicale? Sembra il desiderio di quadrare il cerchio... Eppure c'è una soluzione, di organico adattamento che, almeno per la Quaresima, è fattibile.
Tutti sanno che il Graduale Romanum post-conciliare (qui ora reso disponibile online) riporta per ogni giorno feriale di Quaresima dei canti propri (o appropriati).
Se prendiamo, per es., le antifone dell'introito (il canto d'ingresso) ci rendiamo conto che i testi proposti dal Graduale sono gli stessi che troviamo, in Italiano, ai corrispondenti giorni del Messale Romano. Attenzione: non sempre le antifone del Graduale e del Messale coincidono. In Quaresima si dà il caso che lo facciano. Perciò abbiamo la traduzione ufficiale di questi testi, per la gran parte testi biblici (e in particolare salmi).
Se dunque prendiamo i testi delle antifone del Messale, aggiungendo il versetto del salmo proposto dal Graduale, e utilizziamo gli otto toni gregoriani per rivestire il tutto di musica, otteniamo dei canti "propri" da intonare con "feriale" semplicità.

Provando a mettere in pratica la teoria, ecco un esempio di quello che intendo. Certo sono solo una prova, un esperimento, a voi il giudizio e magari qualche commento per migliorare (ne sono già arrivati e perciò il lavoro è cambiato). Seguendo questo sistema, una volta ripassati i toni gregoriani, si possono eseguire le antifone d'introito, cantando così - pur se in maniera semplicissima - i testi propri di ogni Messa (invece che i soliti-quattro-canti-sempre-uguali-presi-dal-libretto).
Cliccando sull'immagine sottostante (o su questo collegamento) potete scaricare il PDF con lo spartito di esempio che riporta gli introiti per i primi cinque giorni feriali della Quaresima.


1 commento:

dario ha detto...

Estremamente interessante come idea!
Nel sito del graduale linkato, che è una vera miniera di canto, ho visto che in inglese si traducono già buona parte del proprio di ogni messa, proprio perchè la si deve cantare. Grazie mille!
Da ignorante quale sono, volevo capire: come mai qui da noi tradurre le antifone in italiano e cantarle è vista come cosa molto brutta nei confronti del gregoriano?? E perchè dall'altra parte si lasciano produrre le "canzoncine" da messa, se è così semplice tradurre e cantare??
Recentemente mi sono messo a tradurre musicalmente, con i dovuti adattamenti, l'Asperges me Domine in italiano e, seppur tradotto, il canto in sé non ha perso nulla dell'armonia originale. Se mai userò questo spartito (organo+voce), qualcuno mi fucilerà seduta stante o posso stare sereno? :D

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