L'inno natalizio delle Lodi, opera di Sedulio dal titolo "A solis ortus cardine" è di grande bellezza e delicatezza.
Mons. Frisina l'ha intepretato in polifonia, intercalando le strofe gregoriane con la sua recente composizione. Semplice ed efficace, a pare mio (anche se so che la musica liturgica di Frisina possiede o grandissimi fans, o spietati oppositori....).
Utile per cori parrocchiali che desiderino ripescare dal grande repertorio testuale della Chiesa qualche canto di Natale che vada al di là dei pur benemeriti "Tu scendi dalle stelle" e "Venite fedeli" (vedi qui).
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Spartito completo di questo canto scaricabile da qui
Testo e traduzione (dal sito ufficiale)
1 A solis ortus cardine adusque terrae limitem, Christum canamus Principem, natum Maria Virgine. 2 Beatus Auctor saeculi servile corpus induit, ut carne carnem liberans non perderet quod condidit. 3 Clausae parentis viscera caelestis intrat gratia, venter Puellae baiulat secreta quae non noverat. 4 Domus pudici pectoris templum repente fit Dei: intacta nesciens virum Verbo concepit Filium. 5 Enixa est puerpera quem Gabriel praedixerat, quem matris alvo gestiens clausus Ioannes senserat. 6 Foeno iacere pertulit, praesepe non abhorruit, parvoque lacte pastus est per quem nec ales esurit. 7 Gaudet chorus caelestium et Angeli canunt Deum, palamque fit pastoribus Pastor, Creator omnium. 8 Iesu, tibi sit gloria, qui natus es de Virgine, cum Patre et almo Spiritu, in sempiterna saecula. Amen. | · Da dove sorge il sole fino ai confini della terra cantiamo a Cristo Principe, nato da Maria Vergine. · Il santo Autore del mondo assunse il corpo del servo per liberare l'umanità con la sua carne e non perdere ciò che aveva creato. · Nel grembo della casta Madre entra la grazia celeste, il ventre della fanciulla porta segreti che ella non conosce. · La dimora di un cuore puro diventa improvvisamente tempio di Dio: l'immacolata che non conosce uomo per la Parola di Dio concepì il Figlio. · La puerpera ha dato alla luce Colui che Gabriele aveva predetto, Colui che Giovanni aveva riconosciuto ancora nel grembo materno. · Accetta di essere posto sul fieno, non disdegna la mangiatoria, è alimentato da un po' di latte, Lui che nutre perfino gli uccelli del cielo. · Gioisce il coro celeste, e gli Angeli cantano a Dio, e si rende manifesto ai pastori il Pastore, Creatore di tutte le cose. · O Gesù, a te sia gloria, che nascesti dalla Vergine, con il Padre e lo Spirito vivificante nei secoli eterni. Amen. |
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