Il Gregoriano continua ad essere fonte di ispirazione per la musica sacra di ogni tempo, ma anche della musica pop. Ne sono un esempio i membri del gruppo Mistic, dalla Polonia, che dal 2006 cantano con l'inconfondibile stile reso popolare dalla band tedesca di cover "rock-monastiche" Gregorian. La peculiarità di questo quintetto polacco è che non solo riprendono l'ispirazione dalla "musica da Chiesa", ma anche i testi. Il loro disco del 2011 è emblematico. Mentre negli altri lavori utilizzano la lingua polacca, nel CD "Glorifica" tutti i testi sono religiosi e in latino: inni, antifone e sequenze del repertorio liturgico romano remixati in Tecno-electronic-pop.
So già che a qualcuno - più d'uno - queste cose fanno rizzare i capelli dall'orrore, ma io continuo a dire che segnali del genere mostrano la vivacità di testi che non possono tramontare e tradizioni musicali che continuano a persistere nella cultura europea - magari nell'ambito laico - dopo che sono state imprudentemente marginalizzate dalla comunità cristiana che le ha prodotte e sviluppate lungo i secoli.
E questo deve far pensare.
Vi propongo - in linea con il tempo liturgico che stiamo vivendo - il brano "Audi benigne Conditor" dei Mistic, che altro non è se non l'inno proprio della Quaresima (vedi qui e qui l'originale e la traduzione), in una veste sonora contemporanea che affonda le radici in terreni profondi e antichi, tutta da ascoltare:
Il contenuto dell'intero CD, dedicato al Papa polacco S. Giovanni Paolo II, con i link per ascoltare altri brani dei Mistic:
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