Fortunatamente i padri del canto gregoriano avevano pensato a tutto. Esiste infatti il cosiddetto "Gloria XV" che fa al caso nostro. Un canto di una semplicità estrema, una specie di cantillazione su un paio di note base del testo dell'inno di lode.
Proprio la sua semplicità ha fatto pensare agli esperti che tale Gloria non poteva essere pensato per una schola cantorum, doveva anzi essere per forza un canto di tutto l'assemblea che con facilità poteva e può ancora memorizzarne l'andamento melodico.
La sua austera ripetività conferisce alle parole tutto il loro spessore teologico, mettendo in rilievo le persone divine: Cristo e il Padre, sulle cui sillabe troviamo le uniche variazioni melodiche degne di nota prima del solenne "Amen".
C'è chi sostiene che questa melodia, essendo così diversa da quanto la nostra cultura propone come musica (anche religiosa), ha il pregio di segnare una netta "separazione" sonora tra ciò che è sacro e ciò che è profano. "Questo tipo di sonorità la si può trovare solo in chiesa", pare suggerirci il Gloria XV, invitandoci a meditare, rallentando con la musica la scansione del testo della preghiera.
Non c'è dubbio che esso sia assimilabile in brevissimo tempo e possa rappresentare una porta aperta per riprendere il canto del Gloria anche in quelle parrocchie o chiese dove si forse in qualche modo perso, vuoi per la lunghezza eccessiva di alcune forme musicali, vuoi per la loro eccessiva difficoltà.
Il Gloria XV è un'ottimo inizio: che il nuovo anno lo diffonda nelle nostre sante assemblee.
Vi posto il canto in mp3 (in comodo player), con lo spartito in formato immagine e in ottimo e pulito PDF da fotocopiare e distribuire
Nessun commento:
Posta un commento