La cara Raffaella dal suo Blog aggiornatissimo, in questi giorni è stata una vera amazzone, agguerrita e a volte (giustamente) sdegnata per gli attacchi violenti e viperini contro il Santo Padre, a corollario delle note ultime vicende. Adesso
ci fornisce in traduzione la requisitoria che
Rorate Caeli ha pubblicato stamattina. Dura e fustigante, non c'è che dire: si presenta come commento a Matteo, XXIII, 27-34, e lo stile sarebbe sicuramente piaciuto a Sant'Antonio. Il nostro santo predicatore, non dimentichiamolo, proprio lui che viene chiamato "il più gentile dei santi", sapeva essere uno scorticatore dell'ipocrisia quando la trovava celata nel clero e nei benpensanti della sua epoca.
Lasciamoci provocare dalle parole di forti e meditiamole con la dovuta calma. Che non siano altro che la denuncia del peccato, ma con l'amore che sempre cura e cerca il meglio per il prossimo, anche quando è avversario (ma pur sempre fratello!).
L'articolo tradotto:
L'originale inglese:
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