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mercoledì 8 dicembre 2010

Il Vangelo dell'Immacolata: un appello per la "versione breve"

Mentre mi chiedevo come mai nella solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, ci viene fatto leggere tutto il vangelo dell'annuncio dell'Angelo alla Madonna, compreso il brano del "come avverrà questo?", che ovviamente si riferisce al concepimento verginale di Gesù nel grembo di Maria, e non alla di lei immacolata Concezione, sono andato a guardare il Messale del 1962 (detto anche tridentino)... Oh sorpresa: il vangelo di oggi è solo la prima parte del brano lucano (Lc 1,26-28):
In quel tempo nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".
I versetti selezionati si concentrano solo sulla "pienezza di grazia" e sul fatto che "il Signore è con te", non invece sul "sì di Maria", che oggi non è assolutamente in primo piano. E' l'iniziativa di Dio gratuita e preveniente che oggi dobbiamo contemplare in Maria. Anzi, il brano intero, che troviamo nella liturgia ordinaria, ingenera quella confusione, che il predicatore deve sempre affrontare e stemperare nel popolo, per cui l'Immacolata Concezione coinciderebbe con il concepimento di Gesù, citato nei versetti successivi che possono fuorviare: "Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù."

Ma se il Vangelo della forma straordinaria è, liturgicamente e omileticamente, più adeguato, non c'è dubbio che le letture della Genesi (3,9-15.20) e della Lettera agli Efesini (1,3-6.11-12), sono certamente più adatte alla solennità odierna rispetto al brano di Proverbi 8,22-35 che troviamo nel rito antico. Bisogna davvero fare dei salti mortali allegorici per interpretare nel contesto odierno un brano che, secondo i commentatori medievali, pur applicandosi in primo luogo a Gesù (Sapienza eterna di Dio), può anche essere - stranamente - riferito alla predestinazione della Vergine.

Come si vede c'è spazio per la mutua "impollinazione" dei riti, soprattutto per quanto riguarda il lezionario.

Per la vostra meditazione e studio personale:
Potete trovare qui le letture del Messale 1962
Qui, invece, le letture della liturgia di Paolo VI

1 commento:

Fr. Benedict M. ha detto...

sono proprio d'accordo... sicuramente un miglioramento (impollinazione!)che il Summorum Pontificum prevede per il futuro dei riti romani!

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