Anche quest'anno, per la ricorrenza della Solennità del Sacro Cuore di Gesù, posto un florilegio di massime tratte dagli scritti di Sant'Antonio attorno all'argomento del Cuore di Cristo e dell'amore che esso manifesta. Qui trovate il precedente post: Il Cuore trafitto di Cristo nella spiritualità di Sant'Antonio di Padova:
Ma ecco che arriva l'umiltà da parte di Gesù Cristo, che è Dio benedetto sopra tutte le cose (cf. Rm 9,5), e che dice: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29). Egli entra nella casa del forte, cioè nel cuore, in cui è insediata la superbia, la abbatte e la scaccia fuori.
I veri convertiti…amano tutti nel cuore di Gesù Cristo. Si fermano sui fiumi della sacra Scrittura per prevedere da lontano la tentazione del diavolo che trama per rapirli, e così difendersene."Fanno il loro nido nella cavità della pietra”, cioè nella ferita del costato di Cristo, e se minaccia la tempesta della tentazione carnale, corrono al costato di Cristo e vi si rifugiano, e pregano con il Profeta: "Sii per me, o Signore, torre salda davanti all'avversario" (Sal 60,4); e ancora: "Sii tu, o Dio, la mia difesa" (Sal 70,3).
Con l'apertura del costato del Signore venne aperta la porta del paradiso, dalla quale rifulse a noi lo splendore della luce eterna.
Dalla piaga del costato del Salvatore scaturirono i due fiumi della nostra redenzione.
[Dice il Signore:] Se uno entra attraverso di me, vale a dire attraverso il mio costato aperto dalla lancia, se entra con la fede, con la passione e la compassione, sarà salvo, come la colomba che si rifugia nella fenditura della roccia (cf. Ct 2,14) per sfuggire all'avvoltoio che le dà la caccia…
Dunque, entrerà e uscirà, e in tutto questo troverà i pascoli: li troverà cioè nel costato di Cristo, nelle proprie sofferenze, nel disprezzo del mondo.
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