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domenica 7 aprile 2013

Sant'Antonio di Padova e la Divina Misericordia

S.Antonio in confessionale dispensa la Divina Misericordia
In occasione della II Domenica di Pasqua "o della Divina Misericordia", riporto alcuni pensieri sulla Misericordia di Dio, tratti dai tanti presenti nei Sermoni del Santo Dottore Evangelico Antonio di Padova:

Il povero, privo di ogni umano soccorso, fiducioso solo nella divina misericordia, prega: «Signore, ho confidato nella tua misericordia. Il mio cuore ha esultato nella tua salvezza, canterò al Signore che mi ha beneficato» (Sal 12,6). Nota che ha detto tre cose: Ho confidato, il mio cuore ha esultato, e canterò al Signore. Il vero povero confida nella misericordia di Dio, il suo cuore esulta pur nella miseria del mondo, e così canterà la sua lode al Signore nell'eterna gloria. (Dom I d. Pent. §6 )
Se nella casa della confessione risuona la musica del pianto dell'amara compunzione, subito risponde ad una voce il coro della divina misericordia che perdona i peccati... La confessione è chiamata anche «porta del cielo». O vera porta del cielo, o vera porta del paradiso! Per mezzo di essa infatti, come attraverso una porta, il peccatore pentito viene introdotto al bacio dei piedi della divina misericordia, viene sollevato al bacio delle mani della grazia celeste, viene innalzato al bacio del volto della riconciliazione con il Padre.
O casa di Dio, o porta del cielo, o confessione del peccato! Beato colui che abiterà in te, beato colui che entrerà attraverso di te, beato chi si umilierà in te! (Dom I Quar. (2) §19) 
O profondità della divina clemenza, ben oltre il fondo dell'umana intelligenza, perché la sua misericordia è senza numero. Sta scritto nel libro della Sapienza: «Dio, avendo tutto disposto con misura, calcolo e peso» (Sap 11,21), non volle rinchiudere la sua misericordia entro queste leggi, entro questi termini, anzi è la sua misericordia che tutto racchiude e tutto abbraccia. La sua misericordia è dovunque, anche nell'inferno, perché neppure il dannato viene punito nella misura che la sua colpa esigerebbe.
«Della misericordia del Signore è piena la terra» (Sal 118, 64), e noi tutti, miseri, abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia su grazia (cf. Gv 1,16). Paolo: «Per la misericordia di Dio sono quello che sono» (1Cor 15,10), e senza di essa sono nulla. O Signore, se tu mi privi della tua misericordia, io sprofondo nell'eterna miseria.
La tua misericordia è la colonna che sostiene il cielo e la terra, e se tu la togli, tutto cade in rovina. «È in grazia delle tue molte misericordie - dice Geremia -, se noi non siamo annientati» (Lam 3,22). Veramente molte sono le tue misericordie! Ogni volta che con la mente o con il corpo abbiamo commesso il peccato mortale, e non siamo stati strozzati all'istante dal diavolo, se siamo ancora in vita, dobbiamo attribuirlo all'infinita misericordia di Dio. Egli infatti aspetta che ci convertiamo e quindi non permette che il diavolo ci strozzi. Quindi, di tutte queste misericordie dobbiamo rendere grazie al Padre misericordioso, ogni volta che abbiamo peccato e non siamo stati annientati. O noi miseri! Perché siamo tanto ingrati di fronte a sì grande misericordia? (Dom XVI d. Pent. §12)

1 commento:

Marian ha detto...

¡Feliz Domingo de la Divina Misericordia!
Dios le bendiga.

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