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sabato 12 aprile 2014

Le palme intrecciate e la ferula d'olivo: il perché dei doni della diocesi di Ventimiglia-Sanremo

Il vescovo di Ventimiglia-Sanremo, Mons. Antonio Suetta, ha presentato qualche giorno fa il "parmurelu" che sarà donato a Papa Francesco per la processione della Domenica delle Palme. Si tratta di un intreccio artistico tradizionale del ponente ligure, realizzato con tre foglie di palma unite, a simboleggiare la SS Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. L'opera è stata confezionata nei giorni scorsi a Sanremo presso la coperativa "Il Cammino", assieme ad altri 3000 esemplari di dimensioni minori, alcuni saranno nelle mani di Cardinali e autorità religiose altri consegnati ai fedeli presenti in Piazza S. Pietro.

Il motivo di questo collegamento tra la liguria e Piazza san Pietro nel giorno delle Palme risale a parecchi secoli fa: il capitano Benedetto Bresca si trovava a Roma in Piazza San Pietro, il 10 settembre del 1586, nel giorno in cui veniva innalzato l'obelisco egizio, alto 26 metri e pesante 350 tonnellate, come disposto da Papa Sisto V. Data la delicatezza dell'operazione, guidata dall'architetto Domenico Fontana, il Pontefice aveva ordinato ai numerosi fedeli il silenzio più assoluto, minacciando pene severe per chiunque avesse trasgredito alla disposizione. Sfidando il divieto, Bresca gridò "Aiga ae corde" (acqua alle corde, in dialetto ligure) nel momento in cui le funi che sostenevano l'obelisco, surriscaldate e troppo tese, sembravano sul punto di cedere. Capitan Bresca, uomo di grande tradizione marinara, sapeva bene che le corde di canapa quando vengono bagnate si raffreddano ed evitano lo sfilacciamento. L'avvertimento del marinaio fu colto in tempo e il crollo dell'obelisco scongiurato.
Sisto V anzichè punire il capitano per la trasgressione del silenzio, lo ringraziò e gli offrì di scegliere lui stesso il compenso per il provvidenziale suggerimento. Bresca chiese ed ottenne il privilegio, per sè e per i suoi discendenti, di avere l'onore di essere il fornitore ufficiale delle palme pasquali al Pontefice.

Il video con la presentazione del Vescovo:


Il dono dei parmureli al Santo Padre è un'iniziativa oggi promossa fin dal 2003 dal Centro Studi e Ricerche per le Palme e dalla Cooperativa sociale "Il Cammino" di Sanremo. L'antica tradizione si era arrestata negli anno '70 e fino a quel tempo erano state consegnate solo foglie non intrecciate.

Quest'anno, inoltre, si aggiunge una grande sorpresa: il dono al Santo Padre del pastorale, detto "ferula" (in legno d'olivo). Si tratta di una vera e propria opera d'arte realizzata da alcuni ragazzi della Cooperativa "Il Cammino", in particolare nel laboratorio di falegnameria del progetto di inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro. La ferula donata al Papa riporta anche nel nodo lo stemma del Pontefice. Dalle foto, che ne mostrano la semplicità e l'eleganza, pare che questo bastone liturgico sarà certamente gradito a Papa Francesco e anche ai tanti "critici liturgici" che non hanno sempre applaudito certe forme artistiche di recenti pastorali fatti usare al Santo Padre.



1 commento:

Censorina ha detto...

Molto interessanti queste notizie.
Quando ero bambina (moltissimi anni fa) alla processione degli ulivi il parroco procedeva innanzi a tutti con un bellissimo "parmurelu" che io invidiavo paragonandolo al mio piccolo ramo d'ulivo. Mi sono sempre chiesta cosa se ne facesse in seguito. Forse lo riponeva in chiesa.

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