Cerca nel blog (argomenti, singole parole o frasi):

Condividi

giovedì 22 gennaio 2009

Sconvolgenti accuse di pedofilia: preghiamo che si faccia verità

Sono rimasto interiormente scosso e impressionato dalle notizie riportate dal sito dell'Espresso con le accuse di pedofilia rivolte a parecchi membri della congregazione di Maria per i sordomuti dell'Istituto Provolo di Verona.
La cosa più toccante sono le testimonianze filmate degli accusatori, che a viva voce, pur con la difficoltà tipica dei sordi, accusano i loro maestri e precettori, che quella voce hanno loro insegnato ad usare.
Spaventose e purtroppo ben circostanziate accuse di una valanga di testimoni concordi. Non so cosa pensare. Ma certo mi viene da domandarmi: perchè mai dovrebbero mentire con tanto di nomi e cognomi se ormai, per la legge civile, non hanno più possibilità di rivalersi per gli eventuali torti subiti, essendo oggi caduti in prescrizione i reati di cui accusano i religiosi? Ma d'altra parte come è possibile che una comunità religiosa così piccola (sono in tutto una trentina di membri oggi) non sapesse o non vedesse ciò che per anni avveniva nella loro casa madre?
Certo è da ricordare che nella chiesa il "crimen sollicitationis", cioè l'usare l'ambito della confessione per estorcere favori sessuali, di cui c'è notizia in queste accuse, è un delitto gravissimo, riservato al Tribunale apostolico della Congregazione per la Dottrina della Fede. Anche questi delitti però, dal punto di vista giuridico non certo morale, se non denunciati entro 10 anni dal compimento della maggior età della vittima, ho paura che cadano in prescrizione.

Visto che, a detta di questi ex allievi dell'Istituto Provolo, è stata la chiarezza di Papa Benedetto sui casi di preti pedofili a convincerli a formulare pubblicamente le loro accuse, speriamo che, con altrettanta celerità e giustizia si possa procedere a verificarle, ripulendo se c'è da pulire e prosciogliendo chi fosse ingiustamente accusato. Se non al livello giuridico, almeno a livello morale.
Mai fare di tutta l'erba un fascio, nè lasciare non chiarito un reato, ancorché prescritto: questo è quanto ci hanno insegnato gli anni appena trascorsi, amaramente segnati da accuse vere insabbiate, e accuse false sbandierate, sia in America che in Europa.

Papa Benedetto e la chiesa tutta, attraverso la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata (e in caso anche la Congregazione per la Dottrina della Fede che avoca a sé le più gravi indagini) faranno sicuramente luce sulla penosissima e incredibile vicenda che comuque sia rovina la reputazione di un Istituto benemerito. E, se si trattasse tutto di una montatura, speriamo che la magistratura italiana si occupi di tutelare il nome dei religiosi coinvolti.

Nessun commento:

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online