Cerca nel blog (argomenti, singole parole o frasi):

Condividi

domenica 16 maggio 2010

Il pensiero del Papa sul rapporto Movimenti laicali e Chiesa

Il 13 maggio Papa Benedetto, incontrando a Fatima i vescovi del Portogallo, ha fatto loro un discorso forte, passato un po' sotto silenzio (lo potete leggere qui). All'interno del discorso il Papa ha parlato ai presuli di quale grazia siano i Movimenti laicali nati con il Concilio Vaticano II, ma anche è stato molto, ma molto chiaro a proposito del compito dei vescovi nei confronti dei fedeli che partecipano a tali movimenti. Solo i vescovi, quali successori degli apostoli e vicari di Cristo nelle loro chiese locali, hanno da Dio il carisma della guida pastorale e anche, dove necessario, della correzione. I movimenti, ha detto con grande franchezza il Papa devono "sottomettersi" ai Pastori, e la loro prima preoccupazione dovrebbe essere quella di camminare con la "Chiesa comune" e tenere la "fede comune", ossia quella che è "in comune" e mantiene la comunione. 
Mi pare che ogni altro commento sia non necessario, applicate voi ai vari movimenti ecclesiali che conoscete.

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

....A questo proposito, vi confesso la piacevole sorpresa che ho avuto nel prendere contatto con i movimenti e le nuove comunità ecclesiali. Osservandoli, ho avuto la gioia e la grazia di vedere come, in un momento di fatica della Chiesa, in un momento in cui si parlava di «inverno della Chiesa», lo Spirito Santo creava una nuova primavera, facendo svegliare nei giovani e negli adulti la gioia di essere cristiani, di vivere nella Chiesa, che è il Corpo vivo di Cristo. Grazie ai carismi, la radicalità del Vangelo, il contenuto oggettivo della fede, il flusso vivo della sua tradizione vengono comunicati in modo persuasivo e sono accolti come esperienza personale, come adesione della libertà all’evento presente di Cristo.

Condizione necessaria, naturalmente, è che queste nuove realtà vogliano vivere nella Chiesa comune, pur con spazi in qualche modo riservati per la loro vita, così che questa diventi poi feconda per tutti gli altri. I portatori di un carisma particolare devono sentirsi fondamentalmente responsabili della comunione, della fede comune della Chiesa e devono sottomettersi alla guida dei Pastori. Sono questi che devono garantire l’ecclesialità dei movimenti. I Pastori non sono soltanto persone che occupano una carica, ma essi stessi sono portatori di carismi, sono responsabili per l’apertura della Chiesa all’azione dello Spirito Santo. Noi, Vescovi, nel sacramento, siamo unti dallo Spirito Santo e quindi il sacramento ci garantisce anche l’apertura ai suoi doni. Così, da una parte, dobbiamo sentire la responsabilità di accogliere questi impulsi che sono doni per la Chiesa e le conferiscono nuova vitalità, ma, dall’altra, dobbiamo anche aiutare i movimenti a trovare la strada giusta, facendo delle correzioni con comprensione – quella comprensione spirituale e umana che sa unire guida, riconoscenza e una certa apertura e disponibilità ad accettare di imparare....

Nessun commento:

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online