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giovedì 6 gennaio 2011

La stranissima "traduzione/interpretazione" dell'Annuncio della Pasqua nel messale italiano

Oggi, Epifania del Signore, per antichissima tradizione, vengono resi pubblici dopo la lettura del Vangelo, i giorni santi e le festività che costellano il nuovo anno. Bisogna pensare che, nell'antichità, ben pochi erano capaci di calcolare esattamente la data della Pasqua, e d'altronde non c'erano calendari!
Il testo latino, sobrio ed essenziale, fa riferimento alle feste del Natale di cui abbiamo gioito e guarda avanti alle feste della Risurrezione del Signore. La versione italiana, che non è una traduzione, ma una pesante catechesi (con un linguaggio pomposamente da liturgisti) gonfia il testo per spiegare cosa sia la Pasqua e cosa celebri la Chiesa in ogni festa, e lo rende, così, indigesto. Inspiegabilmente il testo italiano si dimentica di annunciare la data del Corpus Domini: anche questa è una Solennità mobile! (quest'anno, ve lo annunzio, cadrà - in Italia - il 26 giugno)
Si spera che con la nuova traduzione venga fatto "dimagrire" e reso conforme al suo originale latino, in sobria e nobile semplicità, senza tante spiegazioni, ma con tutte le feste.
Non si deve nemmeno fare tanta fatica: il libretto dell'Epifania, distribuito oggi a San Pietro per la messa papale, riporta una bella ed essenziale traduzione del testo dell'annuncio (pp. 22-23).

ANNUNZIO DEL GIORNO DELLA PASQUA (Messale CEI)

Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 24 aprile.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 9 marzo.
L’Ascensione del Signore, il 5 giugno.
La Pentecoste, il 12 giugno.
La prima domenica di Avvento, il 27 novembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.

ANNUNTIATIO PASCHAE festorumque mobilium

Noveritis, fratres carissimi,
quod annuente Dei misericordia, sicut de Nativitate Domini nostri Iesu Christi gavisi sumus, ita et de Resurrectione eiusdem Salvatoris nostri gaudium vobis annuntiamus.
Die nona martii erit dies Cinerum, et initium ieiunii sacratissimæ Quadragesimæ.
Die vicesima quarta aprilis sanctum Pascha Domini nostri Iesu Christi cum gaudio celebrabitis.
Die secunda iunii erit Ascensio Domini nostri Iesu Christi.
Die duodecima iunii sollemnitas Pentecostes.
Die vicesima tertia iunii sanctissimi Corporis et Sanguinis Christi.
Die vicesima septima novembris Dominica prima Adventus Domini nostri Iesu Christi, cui est honor et gloria, in sæcula sæculorum. Amen.

Traduzione letterale: 
Sappiate, fratelli carissimi, che,
con il favore della misericordia di Dio, come ci siamo rallegrati per la Nascita del nostro Signore Gesù Cristo, così vi annunciamo la gioia della Risurrezione dello stesso nostro Salvatore.
Il 9 marzo sarà il giorno delle Ceneri, inizio del digiuno della sacra Quaresima.
Il 24 aprile celebreremo con gioia la Santa Pasqua del nostro Signore Gesù Cristo;
il 2 giugno, l’Ascensione del Signore; (non in Italia)
il 12 giugno, la solennità di Pentecoste;
il 23 giugno, la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. (non in Italia)
Il 27 novembre sarà la prima Domenica dell’Avvento del Signore nostro Gesù Cristo: a lui sia onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen

9 commenti:

Anonimo ha detto...

dal Lezionario Ambrosiano (A.D. 2008)
ANNUNCIO DELLA PASQUA

Si annuncia alla vostra carità, fratelli carissimi, che, permettendo la misericordia di Dio e del Signore nostro Gesù Cristo, il giorno… del mese di… celebreremo con gioia la Pasqua del Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

Maria R. ha detto...

E' la stessa versione che hanno usato ieri sera e oggi nella Messe della mia parrocchia.
Deo gratias (leggendo il titolo del post, mi ero allarmata :)

Buona Epifania!

Anonimo ha detto...

Mi sembra che l'intenzione della versione italiana è presentare la Pasqua come l'evento centrale della nostra fede. E forse più che la Pasqua, la Risurrezione: questa è una tendenza post conciliare.

Anonimo ha detto...

Il card. Burke ha detto in una intervista che se le traduzioni sono "strane" (ad esempio il "pro multis") si deve contattare la congregazione competente se rifanno l'errore nella prossima pubblicazione e lui confida che lo cambiano.

L'ha detto qui: http://www.gloria.tv/media/120910

(Cito a memoria, magari non ho riportato il tutto in maniera esatta, ma in soldoni il concetto è quello li.)

Anonimo ha detto...

Il rito Ambrosiano da sempre annuncia solo la data della Pasqua...

Fr. Benedict M. ha detto...

La versione inglese (anche una traduzione "strana"!)
http://www.usccb.org/liturgy/epiphany2010.pdf

Anonimo ha detto...

Bla, bla, bla, bla, ecco cosa fanno i liturgisti post conciliari . Hanno l'arte della retorica e del parlare suadente. ma spess si lasciano in viscid scivolamenti che mettono a dura prova l'attenzione di chi , come me , è costretto sentire. Se no niente esami

caorleduomo ha detto...

Anche la traduzione del Te Deum mi sembra abbastanza strana...o sbaglio?

Anonimo ha detto...

Segnalo anche:
http://mondodomani.org/reportata/bonomo02.htm

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