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sabato 26 novembre 2011

A Rimini spopola l'ora di religione. Miracoli di sant'Antonio?

Trittico di S. Antonio con eventi di Rimini: con la mula, mentre insegna ai frati, mentre predica ai pesci. (1485-1490 Borgonga)


Chi l'avrebbe detto? Eppure pare che a Rimini e dintorni la frequenza all'ora di religione non solo tenga, ma sia alta e in rialzo. Come mai? Che sia forse per il passaggio di Sant'Antonio, che tanti secoli or sono ricatturò l'anima dei riminesi, pericolosamente incline all'eresia catara? Famosa la sua predica prima ai pesci e poi agli umani, e la disfida con Bononillo: Antonio mostrò l'ostensorio alla mula che si inginocchiò, nonostante il digiuno di più giorni, riconoscendo la presenza reale di Cristo, quando invece i bipedi razionali ne dubitavano. Quel che è sicuro è che in nessuna città della Romagna sono attestati miracoli antoniani di tal genere: non rivolti a riconquistar la salute, il lavoro o gli affetti, ma ciò che viene prima ed è più importante - per un cristiano - ossia la Fede. Una lezione che, almeno a scuola, pare durare. Ecco la notizia:

Il 91,3% degli studenti riminesi frequenta l'ora di religione
Sono stati diffusi i dati sull'insegnamento della religione cattolica. A Rimini un'ora molto apprezzata, in controtendenza positiva rispetto alla media regionale.
Newsrimini.it
Agli studenti riminesi piace l'ora di religione. In controtendenza al resto della regione, che in media si ferma all'84%, in provincia oltre il 91% di bambini e ragazzi a scuola si avvale dell'insegnamento della religione cattolica. Un dato particolarmente rilevante è quello relativo alle scuole superiori, dove la percentuale, con l'89,4%, è di quasi 5 punti superiore alla media nazionale. Per le altre fasce di età si riscontra un 89,7% di avvalentesi nella scuola per l'infanzia, 93,1 nelle primarie, 92,2 nelle medie. Una materia apprezzata, che aiuta a dare risposte alle domande sul senso della vita, che approfondisce la tradizione cattolica, dove il Vangelo è presentato in dialogo e a confronto con le altre religioni. E poi c'è il valore aggiunto di tanti insegnanti che con professionalità e passione ogni giorno incontrano diverse centinaia di ragazzi, con la tensione a creare con ciascuno di loro una relazione significativa. L'insegnamento della religione, come è stato recentemente ribadito in un messaggio della conferenza episcopale italiana rivolto a studenti e famiglie non solo di fede cattolica, “vuole porsi come significativa risorsa di orientamento per tutti, perchè non manchi alle giovani generazioni l'opportunità di una proposta inerente la dimensione religiosa e di una cultura umanistica e sapienziale che li abiliti ad affrontare la sfide del nostro tempo”. Un invito che a Rimini sembra abbia colpito nel segno.

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