Tovaglie e velo per il calice in stile moderno - Chiesa luterana di Honolulu |
Infatti, già nel 1978 era stato indirizzato un quesito alla Congregazione per il Culto Divino. Evidentemente si tratta della "forma ordinaria", cioè del rito post-conciliare. La risposta può essere riassunta così: "niente è stato mutato rispetto a questo punto, controllate le rubriche". Il testo che vi cito è ripreso dalla rivista ufficiale della Congregazione: Notitiae 14(1978), pag. 594, n. 16. Qui trovate la fotocopia dell'originale
De calicis velo16. Permultis in locis rare adhibetur velum ad calicem cooperiendum qui in abaco ante Missam paratur. Num normae recentiores datae sunt ad usum huiusmodi supprimendum?
Resp.
Nulla norma ne recens quidem data est, quae n. 80c IGMR immutet, ubi legitur: Calix cooperiatur velo, quod potest esse semper coloris albi.
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A proposito del velo del calice
16. In parecchi luoghi raramente si utilizza il velo per coprire il calice che viene preparato sulla credenza prima della Messa. Sono state date norme più recenti volte a sopprimere questa pratica?
Risposta
Nessuna norma, neppure recente, è stata data per mutare il num. 80c dell'Ordinamento Generale del Messale Romano, dove si legge: "Il calice sia ricoperto con il velo, che può essere sempre di colore bianco".
A parte la norma, è anche una questione di decoro e di bellezza. Veder portare in giro il calice e la patena come fossero stoviglie comuni non è affatto stimolo alla preghiera e alla devozione. Non parliamo poi quando in una messa solenne gli accoliti portano "senza tante cerimonie" il calice dalla credenza all'altare...
Come dovrebbe essere... anche nella Chiesa cattolica |
2 commenti:
Con tristezza ammetto di non averlo mai visto usare in nessuna parrocchia o chiesa dove sia andata alla S. Messa
Inutile mettere il velo se poi si trasporta in ogni dove la patena per distribuire la comunione. Anche il fatto che si ponga l'ostia sulle mani....mah!
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