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giovedì 24 aprile 2014

L'attenzione di San Giovanni XXIII alla comunicazione misurata ed ecumenica

Armin Schwibach ci segnala da Twitter questo spezzone video dove il Santo Padre Giovanni XXIII si lascia andare ad alcune confidenze sulla preghiera e medita sul modo di comunicare, discreto e insieme ecumenico, di "chi sta al posto mio":


trascrizione:
"Poi, d'altro, cosa volete che vi aggiunga.... è più importante per chi si trova al posto mio saper tacere che saper parlare... e parlare con misura, parlare con garbo, parlare con rispetto per tutti gli altri. Si dice: "Ma il Papa rappresenta - diciamo - il governo, per così dire la direzione della Chiesa Cattolica". Ma per sé se andate al fondo, se credete nel Vangelo e se ritenete che sia degno di rispetto anche per l'esperienza di venti secoli, non si può negare che il compito del Papa non è chiuso unicamente a quelli che hanno la professione, diciamo, cristiana e cattolica particolarmente. Ma il cuore suo deve espandersi: se rappresenta Nostro Signore Gesù Cristo, evidentemente lo deve rappresentare in tutto."

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