Il versetto dell'alleluia della Messa della Vigilia del Natale va al sodo, al cuore della festa. La venuta del Signore, ormai imminente, è promessa di distruzione del peccato: il Messia viene a redimere l'umanità sulla terra, a strapparla dal peccato attraverso l'incarnazione. E l'essere ricomprati dal Signore fa sì che su di noi regni non più il peccato (come da Adamo fino a Cristo), ma "regnerà su di noi il Salvatore del mondo: l'unico salvatore universale e assoluto, come diceva San Giovanni Paolo II, non ce ne sono altri, a parte lui, che possa regalare la salvezza.
Temi forti ed essenziali del Cristianesimo: domani nasce Gesù per combattere il peccato e riconquistare per il Regno del Padre suo l'umanità decaduta.
Ascoltiamo questo alleluia nell'esecuzione del confratello francescano e maestro di Gregoriano Gennaro Becchimanzi.
Crastina die delebitur iniquitas terrae et regnabit super nos Salvator mundi.
Alleluia.
Domani sarà cancellato il peccato della terra e regnerà su di noi il Salvatore del mondo.
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