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lunedì 2 marzo 2009

La varietà dei riti liturgici: la chiesa cattolica comunione di chiese

Domenica 1 marzo, Basilica di Sant'Antonio di Padova, il santuario ha mostrato la sua "internazionalità" cattolica. Ore 12,15 la santa messa è stata celebrata in rito bizantino romeno dal Vescovo Vasile Bizau, ausiliare di Blaj attorniato dai sacerdoti (molti dei quali regolarmente coniugati), diaconi e suddiaconi presenti in Italia centro-settentrionale. Sono qui per la cura pastorale dei tantissimi fedeli greco-cattolici romeni, immigrati e felicemente viventi tra noi latini. Oltre due ore e mezza di celebrazione solenne, accompagnata da un coro piccolo ma efficacissimo, conclusa con il gesto rituale dei pellegrini alla Tomba di Sant'Antonio: un Santo amato nell'Oriente cristiano almeno quanto nell'Occidente. 
E a riprova di questo amore dell'Oriente per il Santo di Padova, oltre un centinaio di fedeli indiani presenti nel Veneto, appartenenti alla Chiesa Siro Malabarese , si sono dati appuntamento alle 15,30 per celebrare la prima messa Siro Malabarese che la Basilica del Santo abbia mai visto. Nella cappella del Capitolo, abbastanza stretti (ma non ci si aspettava un afflusso simile) i "cristiani di san Tommaso" hanno potuto partecipare alla santa Qurbana (divina liturgia) cantata dal padre francescano conventuale Varghese Puthussery, della Provincia del Kerala, che da qualche mese presta il suo servizio pastorale presso la Basilica antoniana.
Riti diversi nell'unica Chiesa cattolica: comunione di chiese diverse ma non disgiunte. Le "legittime varietà", quando si manifestano, mostrano la ricchezza della cattolicità, la quale non è - come alcuni pensano - monolitica uniformità, ma poliedrica differenza riconciliata. Teologie e liturgie diverse si sono da sempre sviluppate nelle differenti chiese di origine apostolica, a seconda delle culture e dell'indole dei popoli toccati dal Vangelo. "Risposta umana alla grazia divina" sono i riti diversi, che celebrano, però, una fede identica e immutabile. 
Forse bisognerebbe conoscere meglio e far conoscere più in profondità le ricchezze dell'ecucologia e delle liturgie orientali, sia bizantina che siriaca, che insieme ai riti latini formano i tre grandi rami della Tradizione cattolica. A proposito: dall'uscita di Summorum Pontificum stiamo ancora aspettando pellegrinaggi altrettanto cospicui di fedeli (da 200 in su) della tradizione latina "antica". Chi vuole essere il primo ad organizzarlo ;-) ?
Un paio di album fotografici a ricordo della giornata. Spero di riuscire a sistemare i filmati con i canti, ma - ahimè -  non sono venuti fuori molto bene (se qualche benefattore regalasse una videocameta come si deve alla sagrestia, potremmo documentare meglio e molto di più quello che succede....).

I greco-cattolici

I siro-malabaresi

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