Come ricorderete, non è solo la Traditional Anglican Communion ad aver cercato la "riunificazione corporativa" con Roma. Già l'anno scorso il Vescovodi Ebbsfleet, Andrew Burnham, uno dei "vescovi volanti" della provincia di Canterbury, in concomitanza dell'annuncio sul via libera alle future "donne vescovo", aveva chiesto alla Santa Sede di studiare delle modalità generali per la ricezione di gruppo delle parrocchie anglicane (inglesi) che non volevano accettare questa ennesima innovazione. Qui trovate in inglese un riassunto della vicenda. Orbene, anche a questa richiesta Levada aveva promesso una risposta. A più di dodici mesi di distanza potrebbe essere venuto il momento di sciogliere le riserve. Questo spiegherebbe la conferenza stampa londinese con l'arcivescovo di Canterbury. Effettivamente se un pezzo della chiesa madre inglese trovasse la riunificazione con Roma, molti altri seguirebbero la stessa via. Rimane sempre il problema della riordinazione.
Se così fosse voglio fare tanti auguri al caro amico fr Andrew di Ealing (Londra), prete anglicano nel cuore cattolico almeno quanto me (se non di più). Chissà se presto potremo concelebrare la santa Messa...
Aggiornamento: Ho visto adesso che Tornielli conferma questa tesi. http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2009/10/20/anglicani-la-svolta-nellecumenismo-di-papa-ratzinger/#comment-63322
1 commento:
OT: ho appena conosciuto questo blog, tramite paparatzinger2. E' molto interessante, lo seguirò.
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