Composto da San Venanzio Fortunato (sec. VI-VII) come inno processionale per accogliere le reliquie gloriose della santa Croce, è uno degli inni più belli. Viene usato nella Settimana Santa ai Vespri, ma è ideale per ogni venerdì di Quaresima, soprattutto alla via Crucis.
Avanza il vessillo del Re, risplende il mistero della Croce, sulla quale Gesù, nostra vita, subì la morte e con la morte ci ridonò la vita.
Dopo essere stato ferito dalla punta crudele di una empia lancia, per lavarci dal peccato stillò acqua e sangue.
O luminoso Albero tinto di regia porpora, tra tutti eletto a reggere le sante membra di Cristo.
Beata Croce splendida innalzi il Re dei secoli con il suo sangue prezioso ci riscattò dal male.
Altare e tu, vittima, salve! È gloria la morte cruenta, la vita che soffre la morte, con la morte la vita ci dona.
Salve o Croce, unica speranza, in questo tempo della passione, accresci la grazia ai giusti e cancella le colpe ai peccatori.
O altissima Trinità celeste, Ti lodi ogni spirito, proteggi sempre quelli che hai salvato con il mistero della Croce. Amen.
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